Autore: Fabrizio Di Ernesto

Un lavoro ad alto rischio
senza assicurazione Inail

  La legge italiana stabilisce che l’assicurazione Inail è obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti in attività che la legge identifica come rischiose. Per coloro che non adempiono a tale obbligo o presentano domanda di iscrizione non contestualmente all’inizio dell’attività sono previste sanzioni civili. Può sembrare assurdo ma da questo

La politica dei due forni
di Erdogan

  Non serve uno scontro diretto con la Russia, ma occorre che la Siria fermi la propria offensiva nella regione nord-occidentale di Idlib. Lo ha dichiarato il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, di ritorno da una visita giornaliera in Ucraina durante il quale ha commentato anche lo scontro a fuoco avvenuto lunedì tra i

Il contentino di Trump
ai «gentili»

  Anno elettorale negli Usa e Donald Trump a sorpresa si gioca il jolly della «questione palestinese» aprendo alla soluzione dei due Stati, anche se con Gerusalemme capitale indivisa ed indivisibile di Israele. Da sempre vicino alla comunità ebraica, tra i suoi primi atti in politica estera il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale dello stato

Sempre più difficile
la situazione a Teheran

  Si fa sempre più difficile la situazione in Iran che ora rischia di trasformarsi in una polveriera, anche perché alle proteste interna si sommano gli attacchi della comunità internazionale, Usa e Trump in primis. Dopo l’ammissione relativa all’abbattimento, per sbaglio del volo di linea ucraino, gli iraniani sono scesi in piazza per protestare con

Il mondo invita
gli Usa alla calma

  Gli Stati Uniti dovrebbero smettere di abusare della forza militare e cercare soluzioni attraverso il dialogo. Non ha usato giri di parole Wang Yi, ministro degli Esteri cinese, nel corso di un colloquio telefonico con l’omologo di Teheran Mohammad Javad Zarif, nel corso del quale ha ribadito il sostegno di Pechino al governo della

Secondo scambio di prigionieri
con la Russia

  Prove di disgelo tra Russia ed Ucraina, da circa cinque anni ai ferri corti per la vicenda legata all’indipendenza della Crimea. Le autorità di Kiev ed i rappresentanti dei separatisti filo-russi del Donbass hanno infatti deciso di procedere allo scambio di alcune decine di prigionieri. Lo scambio è avvenuto all’altezza del checkpoint di Mayorske,

«Get Brexit done»,
parola di Boris Johnson

  La Brexit ci sarà nel 2020. E sarà blindata, senza più stallo, divisioni e soprattutto senza altri rinvii. Lo ha ribadito il premier britannico Boris Johnson parlando alla Camera dei Comuni, ora molto simile a lui dopo le elezioni della scorsa settimana. In un’assemblea a larghissima maggioranza Tory venerdì il primo ministro riproporrà l’avvio dell’iter

Il servizio
che non vedRai

  È bufera sui social e nel mondo della politica dopo la diffusione della notizia che la Rai, per il momento, non intende trasmettere l’intervista esclusiva realizza da Monica Maggioni, attuale Ad di RaiCom, al presidente siriano Bashar al Assad. La notizia è venuta fuori dopo che proprio Damasco ha chiesto spiegazioni per la mancata

Trump taglia i fondi
al bilancio Nato

  L’amministrazione statunitense di Donald Trump ha deciso di ridurre il proprio contributo al bilancio della Nato, la più longeva alleanza militare della storia. La notizia arriva dai media statunitense che citano come fonti alcuni funzionari statunitensi e della stessa Alleanza Atlantica e dovrebbe essere ufficializzata la prossima settimana in occasione del vertice che si

L’ambasciatore Sondland
mette nei guai Trump

  Si complica la corsa di Donald Trump verso il secondo mandato presidenziale a causa di un impeachment che continua a salire nelle quotazioni dei bookmakers. «Agimmo su ordine di Trump che ci disse di lavorare col suo avvocato Rudy Giuliani. Ci fu quid pro quo, con gli aiuti militari e l’invito alla Casa Bianca

Morales costretto a lasciare,
vuoto di potere a La Paz

  Non si placano le tensioni in Bolivia dopo le dimissioni del presidente Evo Morales e l’asilo concessogli dal Messico, con il primo mandatario statunitense Donald Trump che ha parlato di «momento significativo per la democrazia». Negli ultimi giorni la capitale La Paz e la città di El Alto sono state al centro di ripetuti

Il ritorno peronista
che non piace ai mercati

  L’elezione di Alberto Fernandez alla presidenza dell’Argentina, ottenuta con il 48,1% contro il 40,4 del presidente uscente Mauricio Macri, ha riportato il peronismo al potere nel paese indiolatino ma la scelta degli elettori non è piaciuta ai mercati che hanno subito presentato il conto. Sul paese grava una forte crisi economica con il Fondo