STATI UNITI

Trump taglia i fondi
al bilancio Nato

 

L’amministrazione statunitense di Donald Trump ha deciso di ridurre il proprio contributo al bilancio della Nato, la più longeva alleanza militare della storia.

La notizia arriva dai media statunitense che citano come fonti alcuni funzionari statunitensi e della stessa Alleanza Atlantica e dovrebbe essere ufficializzata la prossima settimana in occasione del vertice che si terrà a Londra anche per celebrare il settantesimo anniversario della Nato.

Fin dal suo insediamento Trump aveva manifestato l’intenzione di ridurre il finanziamento a stelle e strisce perché a suo dire «gli Usa da soli non potevano pagare per offrire protezione agli altri paesi».

Attualmente Washington contribuisce per oltre un quinto, il 22% per l’esattezza, al bilancio della Nato anche se questo non è particolarmente ricco, circa 2,5 miliardi di dollari totali, cui però non fanno parte i budget relativi alla difesa delle singole nazioni che ne fanno parte.

Secondo quanto riportato dalla stampa statunitense l’amministrazione Trump ha cercato di ridurre il suo contributo a circa il 16 per cento, allineandolo a quello tedesco, che fornisce il 14,8 per cento, nonostante gli Stati Uniti abbiano un’economia più grande.

«Con la nuova formula, le quote di costo attribuite alla maggior parte degli alleati europei e del Canada aumenteranno, mentre la quota degli Stati Uniti scenderà», ha detto un funzionario della Nato. «Questa è una dimostrazione importante dell’impegno degli alleati nei confronti dell’Alleanza e di una più equa condivisione degli oneri».

La mossa di Trump sembra confermare il decadimento della Nato che, creata per contrastare l’Urss, appare ormai obsoleta davanti alle nuove minacce portate dalla Cina e soprattutto dal cyberspionaggio.

Ora però bisognerà vedere le mosse degli altri partner dell’Alleanza Atlantica che potrebbero decidere di aumentare il loro contribuito per acquisire un ruolo ed un’importanza maggiore.

Fabrizio Di Ernesto

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