Categoria: Prima Pagina

Tutela dei minori e futuro
per le scuole non statali

  La mattina di mercoledì 17 giugno si è svolto un flash mob a Montecitorio organizzato dalle associazioni che operano nel campo della tutela dei minori per dire ancora una volta «basta» agli incontri negati genitori-figli, strappati e/o messi in casa famiglia. Anche Roma si è dunque alzato il coro #giùlemanidaibambini, nonostante il governo «non

Tra lacune del documento
e insistenza di Abc

  La notizia di presunti finanziamenti venezuelani ai Cinque Stelle pubblicata dal periodico spagnolo Abc sta sconvolgendo la politica italiana ma rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per chi sta cavalcando uno scoop che rischia di essere falso. Sia l’Ambasciata venezuelana a Roma che i Cinque Stelle stanno valutando azioni legali contro Abc ritenendo

Ma possibile che il Pd
non si interessi di sicurezza?

  «Due sono le priorità per l’Italia in questo momento, lavoro e sicurezza, e non ho sentito il Pd parlare né dell’uno né dell’altra». È un Vincenzo De Luca scatenato quello visto sui social in queste ore, a margine di un intervento pubblico dove i presenti hanno apprezzato le sue dichiarazioni schiette e perentorie con

Al Miur non ne pensano
una giusta

  Gli esami scolastici passano attraverso un dibattito infinito tra l’Associazione Nazionale Presidi e la ministra Lucia Azzolina. I dirigenti scolastici e le associazioni che li rappresentano sono piuttosto sicuri: «Non ci sono i tempi per tutti i passaggi della tesina online, sul calendario lasciate decidere le scuole». Sulla questione si inserisce anche la politica,

Più welfare, più ricerca
e protagonismo in Europa

  La fine del lock down è vicina. La soluzione dei problemi scatenati direttamente ed indirettamente dal Covid-19 molto meno. Stiamo, intanto, scaldando i motori: stiamo per ripartire. Dobbiamo cominciare a pensare alla ripresa economica dell’Italia. Difficile poter dire di essere tranquilli e nemmeno felici. La felicità la potremo provare quando usciremo definitivamente da questo

Ma la «fase due»
è una fake news

  Una domenica sera, un Paese intero in attesa dell’annuncio della tanto agognata «fase due» di questa crisi da Covid-19. Tutti in ascolto per l’ennesima conferenza stampa, rigorosamente nel fine settimana, rigorosamente in serata. Sorpresa! La fase due di Conte non ci sarà, avremo soltanto una «fase uno» leggermente «ampliata». Avremo un Paese spaccato in

Un vaccino italiano
pronto per settembre

  A settembre avremo il vaccino anti-Coronavirus ed è nato sotto la bandiera tricolore. L’annuncio di un vaccino Covid-19 italiano è di quelli «bomba». La notizia è stata diffusa alla agenzia stampa Ansa da Piero di Lorenzo Ad dell’azienda Irbm di Pomezia realizzatrice del lavoro che ha portato al fenomenale risultato. Alla fine di questo

Partenza lenta
e in due tappe

  L’Italia riparte. Non ancora, ma a breve, dopo Pasqua dovrebbe iniziare la Fase due, quella post lockdown. Questo quanto trapelato dal vertice Conte-Comitato scientifico. La fase due, la ripartenza della nostra Nazione, vedrebbe due cicli. Un primo periodo si materializzerebbe con aperture solo per alcune attività produttive (filiera agroalimentare e sanitaria, forse meccanica e

Signora presidente,
meglio tardi che mai…

  E alla fine le scuse sono arrivate. Meglio tardi che mai… Ursula von der Leyen ha fatto un passo di lato, se non addirittura indietro. L’Europa, coi suoi principi di mutualità, inizia a predominare sui ciechi egoismi particolaristici. La Presidente della Commissione Europea, ha preso carta e penna virtuali ed ha scritto una lettera

La proroga dei blocchi
in diretta Tv

  Primo aprile, giornata politica piena. Proroga di tutti i blocchi anti Covid-19 fino al 13 aprile: il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Dobbiamo restare a casa, «non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive e alleviare i disagi e risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti», lo ha detto

Un’Italia unita nel lutto
e nel sostegno reciproco

  Un minuto di silenzio per le vittime del Covid-19 e per dare sostegno a tutti quelli che sono i prima linea. Ore 12 del 31 marzo: l’Italia, già ferma per la guerra al Coronavirus, si è unita in un fortissimo abbraccio virtuale. Bandiere a mezz’asta, sindaci con la fascia tricolore davanti alle residenze municipali

Ma non era una partita
tra scapoli e ammogliati

  Sei ore di vertice ed un nulla di fatto. Il Consiglio europeo in videoconferenza ha portato ad un rinvio di 15 giorni. Le richieste dei paesi dell’Europa del sud hanno incontrato un fermo diniego da parte di Germania, Olanda ed Austria. Questi paesi, insomma, non si fidano di noi. Certo, la solidarietà alla base