LA BATTAGLIA CONTRO COVID-19

Un vaccino italiano
pronto per settembre

Un vaccino contro il Covid-19 pronto già a settembre. L'annuncio è dell'Ad di Irbm Piero Di Lorenzo

 

A settembre avremo il vaccino anti-Coronavirus ed è nato sotto la bandiera tricolore. L’annuncio di un vaccino Covid-19 italiano è di quelli «bomba». La notizia è stata diffusa alla agenzia stampa Ansa da Piero di Lorenzo Ad dell’azienda Irbm di Pomezia realizzatrice del lavoro che ha portato al fenomenale risultato.

Il vaccino Covid-19. La sede della Irbm a PomeziaAlla fine di questo mese i primi test sull’uomo. Saranno 550 uomini e donne, volontari sani che verranno inoculati in Inghilterra, sede dello Jenner Insitute della Oxford University, con la quale l’azienda di Pomezia, alle porte di Roma, sta conducendo la ricerca per la messa a punto del vaccino.

Piero Di Lorenzo, ha affermato che, alla Irbm stanno lavorando per «rendere utilizzabile il vaccino Covid-19 già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole».

Ma cosa vuol dire «uso compassionevole»? È la traduzione dell’espressione inglese «compassionate use» che si riferisce ad un farmaco in fase di sperimentazione non ancora approvato dalle autorità sanitarie, quando viene impiegato al di fuori degli studi clinici per pazienti che, si ritiene, potrebbero trarne beneficio, ma che non hanno i requisiti necessari per accedere ad uno studio sperimentale (caratteristiche che invece avranno i 550 volontari in Inghilterra).

Contrariamente a quanto può far pensare il termine un po’ infelice con cui viene designato, il farmaco per uso compassionevole non è riservato ai malati in fase terminale o a malati senza speranza, ma può essere utile in alcuni casi selezionati come la situazione attuale: tentare di fermare l’epidemia prima di una potenziale recrudescenza autunnale.

Esiste infatti un regolamento molto complesso a tutela del malato che assume, al di fuori di una sperimentazione, un farmaco che non è giunto alla fine del percorso di studio che pone dei limiti severi, ma ovviamente in questa situazione i muri burocratici ed in parte anche medico-scientifici, devono cadere.

Comunque l’Italia dal 2003 ha una normativa specifica sull’«Uso terapeutico di medicinale sottoposto a sperimentazione clinica» il Decreto Ministeriale 8 maggio 2003 che pone limitazioni e restrizioni ma ammette l’uso di questa classe di farmaci ancora non completamente testati.

Da maggio i primi test accelerati sul vaccino Covid-19

Quindi a fine aprile, rendo noto Di Lorenzo, «in virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane, il primo lotto del vaccino Covid-19 messo a punto dalla partnership Advent-Irbm con lo Jenner Institute della Oxford University partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati sui volontari».

Per quanto riguarda la fase di produzione massiva, Di Lorenzo ha detto che è «ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari Governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino Covid-19».

Ma perché tanto ottimismo proprio per questo vaccino? Di Lorenzo, nell’intervista rilasciata all’Agenzia Ansa ha dichiarato che «si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci».

Insomma buonissime speranze per avere a brevissimo una copertura vaccinale che permetta al mondo di tornare a girare in maniera usuale e a far girare l’economia prima che collassi in maniera definitiva.

Lino Rialti

 

SULL’EPIDEMIA DI CORONAVIRUS

A gennaio il Governo sapeva già tutto del 25 marzo 2020

Avigan, una speranza in attesa del vaccino del 24 marzo 2020

Il Paese sta pagando gli sconsiderati tagli alla spesa del 23 marzo

Più insidioso dell’isis, il virus sconvolge le nostre abitudini del 19 marzo 2020

Un decreto che non cura del 18 marzo 2020

Le cinque parole dell’emergenza sanitaria del 12 marzo 2020

Il salto di specie del Coronavirus del 6 marzo 2020

Come difendersi dal Coronavirus del 26 febbraio 2020

 

Lascia un commento