IL CAMBIO DI PASSO DELLA UE

Signora presidente,
meglio tardi che mai…

Da Ursula von der Leyen scuse informali all'Italia

 

E alla fine le scuse sono arrivate. Meglio tardi che mai… Ursula von der Leyen ha fatto un passo di lato, se non addirittura indietro. L’Europa, coi suoi principi di mutualità, inizia a predominare sui ciechi egoismi particolaristici. La Presidente della Commissione Europea, ha preso carta e penna virtuali ed ha scritto una lettera aperta a «la Repubblica».

Ursula von der Leyen fa un passo indietro e annuncia un cambio di passo della UeNella missiva si legge che «il Paese colpito più duramente, l’Italia è diventato anche la più grande fonte di ispirazione per noi tutti» e che «solo la solidarietà può farci riemergere da questa crisi, quella tra persone come quella tra Stati».

Insomma un atto informale di scuse della von der Leyen nei confronti dell’Italia ed una mano tesa con il nostro Paese, soprattutto quando afferma che «oggi l’Europa si sta mobilitando al fianco dell’Italia» anche se «purtroppo non è stato sempre così» perciò «bisogna riconoscere che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune europea, in troppi hanno pensato solo ai problemi di casa propria» mentre «non si rendevano conto che possiamo sconfiggere questa pandemia solo insieme, come Unione».

Dopo le chiusure dei giorni scorsi, deve aver riflettuto, magari consigliata da qualcuno, tanto da discostarsi dalle posizioni rappresentate dai membri del suo stesso partito, la Cdu di Angela Merkel.

Una persona intelligente ascolta molti e poi decide… Magari potrebbe anche essere stato merito del marito Heiko, medico internista e cardiologo, nonché professore a Stanford (Usa) ed Hannover (Germania), di nobili discendenze, col quale Ursula ha avuto sette figli.

Più probabilmente hanno pesato maggiormente le posizioni dei verdi tedeschi, che, con una petizione, chiedevano proprio un cambio di passo, forti del loro 20% di consenso.

L’Europa cambia passo

Comunque sia andata, qualunque strada abbia preso la Ursula von der Leyen questa volta ha voluto chiarire ogni dubbio, e così ha chiosato «È stato un comportamento dannoso che poteva essere evitato. In questi giorni la distanza tra individui è fondamentale per la nostra sicurezza: la distanza tra nazioni europee, al contrario, mette tutti in pericolo».

E, per essere inequivocabilmente chiara, ha affermato: «L’Europa ha cambiato passo, vuole dare una mano, stanziando nuove risorse per finanziare la cassa integrazione, fino a cento miliardi di euro in favore dei Paesi colpiti più duramente, a partire dall’Italia, per compensare la riduzione degli stipendi di chi lavora con un orario ridotto. Questo sarà possibile grazie a prestiti garantiti da tutti gli Stati membri, dimostrando così vera solidarietà europea».

Un vero risveglio primaverile, quello della von der Leyen, dopo un letargo durato troppo. Un risveglio ad opera di vari politici italiani che non glie l’hanno mandata a dire e che hanno finalmente fatto realizzare alla Commissione il peculiarissimo momento che tutti stiamo passando, in primis noi italiani.

Giusto per rimarcare il cambio di passo la von der Leyen conclude nella lettera che «questa crisi è una prova per l’Europa. E non possiamo permetterci di fallire. Le decisioni che prendiamo oggi verranno ricordate per anni. Daranno forma all’Europa di domani.

Credo che l’Europa possa riemergere più forte da questa situazione, ma dobbiamo prendere le decisioni giuste, qui ed ora». E speriamo (bene) che questo afflato di equilibrata saggezza resti a sempiterna memoria negli annali della Ue.

Lino Rialti

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