GENITORI E INSEGNANTI A MONTECITORIO

Tutela dei minori e futuro
per le scuole non statali

Il 17 e 18 giugno si sono svolti 2 flash mob a Montecitorio per la tutela dei minori e la salvaguardia delle scuole paritarie

 

La mattina di mercoledì 17 giugno si è svolto un flash mob a Montecitorio organizzato dalle associazioni che operano nel campo della tutela dei minori per dire ancora una volta «basta» agli incontri negati genitori-figli, strappati e/o messi in casa famiglia.

Flash mob a Montecitorio per la tutela dei minori e la salvaguardia delle scuole paritarieAnche Roma si è dunque alzato il coro #giùlemanidaibambini, nonostante il governo «non eletto dai cittadini», ed al quale ci si rivolge, resta chiuso, blindato dietro le mura, nel silenzio, nell’omertà e senza confronto verso chi dice di rappresentare.

A darsi appuntamento per il flash mob a Montecitorio sono state ben undici associazioni di genitori alle quali molte persone si sono unite strada facendo. Sotto l’obelisco, tra striscioni e bandiere nonostante la pioggia battente, muniti di mascherina, guanti e rispettando il distanziamento fisico, erano presenti Ancore, Adiantum, Colibrì Bimbi a Casa, Vittime di Violenza Io No, Help & First Aid, Minori e Famiglie Roma onlus, Nonni e Nonne, Figli Negati, Messina Magazine e Famiglia Giustizia Sociale.

Al flash mob ha partecipato anche l’on. Alessandro Pagano della Lega che nel rispondere alle sollecitazioni dei manifestanti ha sottolineato «come oggi anche in Italia sia presente una vera e propria discriminazione e cultura della morte che calpesta i diritti dei bambini fin dal grembo materno. Questo governo ignora i più piccoli e l’abbiamo visto anche durante la quarantena obbligatoria».

La disattenzione del Governo verso i minori

Sara De Ceglie, presidente dell’Associazione #BambiniStrappati, organizzatrice dell’evento e Maricetta Tirrito, presidente dell’Associazione Laboratorio Una Donna, hanno rimarcato il significato della manifestazione: continuare a combattere senza sosta per i bambini strappati, ricordare che Bibbiano è in tutta Italia, e sottolineare il peso non indifferente ricaduto sui bambini, a causa delle misure di isolamento adottate dallo Stato per evitare l’aumento dei contagi dell’epidemia di Covid-19.

Sono stati infatti molti i minori che per mesi non hanno potuto vedere i genitori e che per settimane sono stati obbligati a rimanere in casa. Nessuno si è interessato a loro.

Non c’è stata finora un’attenzione verso i minori da parte di questo governo, mentre nella realtà occorre adottare provvedimenti concreti affinché gli affidi dei minori siano trasparenti e vengano garantite maggiori tutele per bambini e ragazzi.

Tre diritti per le scuole paritarie

Il giorno successivo si è svolto un secondo flash mob a Montecitorio sul tema della difesa del diritto di continuare ad esistere delle scuole paritarie.

A darsi appuntamento nel pomeriggio di giovedì 18 con l’hastag #Liberidieducare sono state le associazioni Pro Vita e Famiglia, Non si tocca la famiglia, Comitato Family Day, Polis Pro Persona, con l’intento di sostenere le famiglie in difficoltà, le scuole paritarie e la libertà di scelta educativa dei genitori.

Le scuole paritarie chiedono che siano garantiti tre diritti:

  • agli studenti quello di apprendere;
  • alle famiglie quello di esercitare la propria responsabilità educativa;
  • ai docenti quello di insegnare senza discriminazioni economiche.

Alle diverse centinaia di persone che si sono ritrovate in piazza per il flash mob #Liberidieducare hanno portato la loro solidarietà la senatrice Paola Binetti, suor Anna Monia Alfieri, Nikola Cecchini del Movimento «Famiglie e Borgate» e diversi esponenti di tutte le forze politiche, tranne il Movimento Cinque Stelle contrario all’esistenza delle scuole paritarie.

I pentastellati infatti non comprendono l’importanza delle scuole non statali per l’intero comparto della scuola italiana. Aiutarle a rimanere vive evita il collasso del sistema.

Antonella Betti

 

LA TUTELA DEI MINORI

Chiarezza anche nei Tribunali dei Minorenni del 22 giugno 2020

Per Bibbiano 26 richieste di rinvio a giudizio del 17 gennaio 2020

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