Autore: Gerardo Valentini

Allarme Pd sul Presidenzialismo per fermare Giorgia Meloni

Lo spauracchio
del Presidenzialismo

  Uno spauracchio tira l’altro. Quello del «pericolo fascista», in effetti, non ha funzionato un granché: Fratelli d’Italia continua a crescere nei sondaggi e appare sempre di più il trionfatore annunciato delle prossime elezioni. Sia i simpatizzanti/sostenitori, sia la stragrande maggioranza degli altri, stanno dimostrando di avere ben chiaro ciò che a Enrico Letta sembra

Letta ammette: il Pd ha dimenticato il problema del lavoro

Il problema del lavoro?
Sorry, ci eravamo distratti

Intervistato dal quotidiano La Stampa il segretario del Partito Democratico Enrico Letta per una volta non si limita ad attaccare Giorgia Meloni e il suo schieramento, ma si cimenta in una autocritica sul delicato tema del lavoro. Ma non assumersi la responsabilità delle proprie mancanze è grave. Fingere di farlo è peggio. Perché ci si

La sinistra teme il voto e rispolvera il fascismo. I radical-chic

Le pulsioni «staliniste»
della sinistra

  Il babau. Il babau fascista. O neofascista. O se non proprio fascista, beh, insomma, giù di là. Chi? Meloni e Salvini, si intende. Meloni e i suoi di Fratelli d’Italia, più o meno in blocco. Salvini e una parte dei suoi, non stiamo a specificare chi. Quelli della destra, comunque. Quelli della destra che appena

La via di uscita è integrare
i salari dei neo-assunti

  Si sta ampliando sempre di più, il fronte politico di chi attacca il Reddito di cittadinanza. E lo si è visto anche al Meeting di Rimini, il classico appuntamento annuale organizzato da Comunione e Liberazione e ormai giunto alla sua 43esima edizione. Le accuse, fondamentalmente, si muovono su due direttrici. La prima è spiccatamente

Come va sostituito il Reddito di Cittadinanza

Occorrono misure efficaci
per entrare nel mondo del lavoro

  Lo abbiamo scritto la settimana scorsa: il Reddito di cittadinanza è «la risposta sbagliata a una situazione altrettanto sbagliata». Toglierlo di mezzo, quindi, è un obiettivo del tutto condivisibile. Bene ha fatto il Centrodestra a inserirlo nel suo programma elettorale. Lo si dice espressamente al punto 9, intitolato «Stato sociale e sostegno ai bisognosi»,

Reddito di cittadinanza, una misura da ripensare interamente

Una misura
tutta da ripensare

  È stato uno dei prezzi che si sono dovuti pagare per l’exploit dei Cinquestelle nelle elezioni del 2018: loro l’avevano messo nel programma, facendone una bandiera (assai sbandierata, appunto), e una volta al governo l’hanno imposto come un obiettivo irrinunciabile. Fuorviante a cominciare dal nome, visto che all’origine si tratta di un concetto del tutto

Meloni e Salvini, i due spauracchi della sinistra. Stavolta Berlusconi è risparmiato

Meloni e Salvini
i due spauracchi

  Com’era prevedibile con l’avvicinarsi della data delle urne sono aumentati gli attacchi sempre più beceri contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Cambiano i dettagli, ma lo schema resta quello: screditare a priori i leader della coalizione di Centrodestra. Usando come sommo esorcismo la politica estera. Vedi, in ultimo, la sortita con cui Enrico Letta

Carlo Calenda annuncia in Tv la decisione di stracciare il patto elettorale con il Pd

La «dolorosa»
scelta di Calenda

  Manco una settimana, dal 2 agosto in cui l’avevano ufficializzato in pompa magna, e il patto elettorale tra il Pd di Enrico Letta e Azione di Carlo Calenda è già finito. Stracciato pubblicamente, cioè a favore di telecamera, dallo stesso Calenda. L’occasione è stata la puntata di ieri di Mezz’ora in più, la trasmissione

La sinistra verso le elezioni con lo spauracchio Giorgia Meloni e il totem dell'agenda Draghi

Il potere, unico collante
di Pd & C.

  Le manovre della sinistra in vista delle elezioni del 25 settembre sono un pasticcio spaventoso. Risibile per un verso, inquietante per l’altro. Stanno mostrando, con estrema chiarezza, fino a che punto quel mondo sia malato. Mica per un malanno di stagione, legato alle circostanze e, in particolare, all’epilogo anticipato e improvviso della legislatura. Niente affatto:

Dietro l'omicidio di Civitanova il caso clinico di Ferlazzo

La follia di uno,
non le colpe di tutti

  La tragedia no, non si può negarla in nessun modo. E insieme alla tragedia la sua ributtante assurdità, perché nell’aggressione omicida compiuta da Filippo Ferlazzo ai danni Alika Ogorchukwu non c’è nemmeno l’ombra di una motivazione che possa attenuare le responsabilità dell’assassino. Né quelle penali, che sono lampanti e che dovranno portare a una

La sinistra cerca di appropriarsi dell'immagine di Draghi

Come ti sfrutto
l’autorevolezza del banchiere

  Bisogna riconoscerlo: il compito non era affatto facile. Ritoccare l’immagine pubblica di Mario Draghi per umanizzarla il più possibile, in modo da aggiungere alla celebratissima competenza tecnica delle doti meno aride e più accattivanti. Una sorta di restyling, per dirla in termini aziendali. Con un grosso problema che è al limite dell’insormontabile. Mario Draghi

Cosa si cela dietro gli elogi all'ex premier Mario Draghi

Un premier
dal cuore d’oro

  Dopo le dimissioni del presidente del Consiglio e lo scioglimento delle Camere si moltiplicano le lodi a Mario Draghi, alla persona e all’operato del suo governo, con la speranza di dare vita ad un partito che ruoti intorno al suo nome. Gli esempi si sprecano. Ma vediamone solo tre. Per non perdere tempo. Per