VERSO IL GIUBILEO 2025

Avviato soltanto il 27%
delle opere programmate

A soli otto mesi dall’apertura ufficiale del Giubileo 2025 avviato soltanto il 27% degli interventi previsti. L'opera più complessa è il sottovia di piazza Pia.

 

Mancano otto mesi all’apertura della Porta Santa di San Pietro con cui Papa Francesco darà ufficialmente il via al Giubileo 2025 e c’è più di un problema nello svolgimento delle opere previste.

Dei 218 interventi programmati per il Giubileo 2025 ne sono stati avviati soltanto 59, di cui 2 conclusi e gli altri ancora in corso.Trentacinque settimane per accelerare su tutti i fronti, dalla realizzazione delle opere alla messa a punto dei dispositivi di sicurezza per garantire la migliore accoglienza agli almeno 32 milioni di pellegrini attesi.

L’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori è arrivato martedì scorso dal commissario straordinario, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alla tredicesima riunione della cabina di regia convocata a Palazzo Chigi dal sottosegretario Alfredo Mantovano.

Avviati 59 interventi su 218

E si può riassumere con una percentuale —27% — che indica quanti interventi sono al momento conclusi (+2) o in corso (57) sui 218 previsti dall’ultima rimodulazione, al netto di 13 di cui è stata chiesta la cancellazione dal programma.

In gioco restano le stesse somme: 2,9 miliardi, a cui si aggiungono i 500 milioni della misura Pnrr Caput Mundi che, con la rimodulazione del Piano negoziata con la Commissione Ue, si è vista accordare uno sconto per il 2024.

Che Roma sia un cantiere a cielo aperto non può sfuggire. Il tema è quanto lo sarà ancora a dicembre. La scommessa è in pieno svolgimento.

Roma, un cantiere a cielo aperto

All’unico intervento che risultava già concluso a febbraio (arresto del degrado e messa in sicurezza della zona dove dovrà sorgere l’area eventi a Tor Vergata presso le Vele della Città dello Sport) si è aggiunto un target procedurale: la conclusione del concorso di progettazione per la nuova passeggiata archeologica dei Fori imperiali.

Per il resto, a parte i 57 interventi in corso (quasi raddoppiati rispetto ai 32 di febbraio), sono date in fase di «imminente avvio» entro maggio altre 44 misure. Ulteriori 18 risultano in gara, sette in progettazione con lavori già affidati, 90 in progettazione senza affidamenti.

A questo pacchetto si aggiungono i lavori previsti dai Dpcm dedicati alla sanità e all’Ares 118, tutti in fase di progettazione.

Il sottovia di piazza Pia

Giubileo 2025. Il rendering di come dovrebbe apparire piazza Pia dopo la pedonalizzazioneDove si cerca di correre di più è naturalmente nella zona intorno al Vaticano, dove insiste l’opera più complessa affidata ad Anas: il sottovia di Piazza Pia (70 milioni), che consentirà la pedonalizzazione del percorso da Castel Sant’Angelo a San Pietro.

Il cantiere è stato aperto a fine agosto, sono in corso i lavori per spostare due collettori fognari e sta per iniziare lo scavo del nuovo sottovia.

L’obiettivo è concludere l’opera entro l’8 dicembre. Partiti anche i restyling del percorso Via Ottaviano-San Pietro (4 milioni) e di quello via Stazione San Pietro-Passeggiata del Gelsomino, mentre entro fine mese dovrebbero decollare i lavori per il sottopasso pedonale di via Gregorio VII.

Ancora nel quartiere Prati, è cominciata la riqualificazione delle pavimentazioni storiche che dovrebbe concludersi entro l’estate.

Sempre a inizio aprile è stato aperto il cantiere per riqualificare la piazza su cui affaccia la basilica di San Giovanni, si parla di un investimento di 15 milioni di euro: il cronoprogramma è rispettato.

Servono tre mesi in più, invece, da settembre a dicembre, per il ripristino del Ponte dell’Industria tra Ostiense e Marconi, colpito da un incendio a ottobre 2021.

Tasto dolente i lavori sulla Metro A

Giubileo 2025. Preoccupa il ritardo dei lavori sul tratto Ottaviano-Battistini della Metro AMa preoccupano di più i lavori sulla linea A della metro: il servizio Ottaviano-Battistini dall’8 aprile chiude alle 21 per permettere la conclusione del rinnovo dell’armamento entro fine anno. E la riqualificazione di 27 stazioni comporta altri disagi.

La promessa, però, è che entro dicembre saranno almeno finite Cipro, Spagna e Ottaviano. Gli altri cantieri avviati riguardano l’ambito del Tevere e sono affidati alla società Giubileo 2025.

Non è ancora chiaro cosa sarà degli interventi le cui gare sono andate deserte: la stazione Pigneto sembra essere ormai fuori dal programma, per il deposito tram Centro Carni-Via Severini si aspetta la nuova scadenza delle offerte il 29 aprile.

Sul resto delle opere stradali e ferroviarie il sottosegretario ai Trasporti, Tullio Ferrante, ha sottolineato i «miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda le competenze di Anas e Rfi».

Il quadro aggiornato degli interventi arriverà con il settimo Dpcm Giubileo, che si aggiungerà agli ultimi appena sfornati: quello con il riparto dei 458 milioni per l’accoglienza e quello su Piazza Risorgimento (14 milioni), dal cui progetto è stato eliminato il parcheggio interrato.

Il parcheggio a quanto sembra non è fattibile. La nuova progettazione è stata condivisa con la Santa Sede e cuberebbe 14 milioni di euro, mentre i fondi sarebbero ancora «in corso di reperimento».

La prossima tappa sarà il 9 maggio, quando alle 17.30, durante la celebrazione dei Secondi Vespri a San Pietro, Papa Francesco leggerà la bolla di indizione del Giubileo 2025. Il sigillo ufficiale all’Anno Santo.

Maria Facendola

 

 

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