MOBILITÀ

Partita la gara per la Tva,
la tranvia della discordia

Già a gara la Tva, la nuova travia Termini-Vaticano-Aurelio. Nella foto il rendering del tram Tva su via Nazionale

 

Nelle scorse settimane a Roma si è tornati a parlare della Tva, la nuova linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio che consentirà di collegare piazza dei Cinquecento e la stazione Termini con la zona ovest della città.

A riaprire la discussione sull’opera, concepita alla fine degli anni ’90 e inserita con alcune modifiche nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Pums), è stata la pubblicazione, da parte dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia spa), della gara per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva e la realizzazione della Tva, del valore di oltre 146 milioni di euro.

Il percorso della nuova tranvia

Un altro rendering della Tva, la nuova linea tranviaria che attraverserà il centro della Capitalell percorso della tramvia sarà lungo 8.319 metri e diviso in due tratte: da Termini a piazza Giureconsulti e da ponte Vittorio Emanuele II a piazza Risorgimento. Le 22 vetture previste in dotazione consentiranno di trasportare 90mila passeggeri al giorno, con una frequenza di passaggio, nelle ore di punta, di 3 minuti.

La linea si sviluppa lungo un percorso principale (con lunghezza di 8,1 km di binario doppio) che inizia dal capolinea di Termini (connesso al capolinea delle esistenti linee 5 e 14) attraversa piazza della Repubblica, raggiunge largo Magnanapoli percorrendo via Nazionale, scende fino a piazza Venezia, imbocca via del Plebiscito attraversa largo di Torre Argentina.

Percorre Corso Vittorio Emanuele II, si divide in due parti: una (in andata) impegna il Ponte Vittorio Emanuele II, svolta a sinistra su lungotevere Santo Spirito e poi imbocca a destra la galleria Pasa; l’altra (al ritorno) passa per il Ponte Principe Amedeo Savia Aosta e riprende Corso Vittorio Emanuele II.

La tratta principale continua poi in via di Porta Cavalleggeri, via Gregorio VII, piazza Pio XI, piazza Imerio, Circonvallazione Cornelia. Il progetto prevede anche una diramazione che, da ponte Vittorio Emanuele II, prosegue in via San Pio X, via della Traspontina, via Porcari, piazza Risorgimento (con lunghezza di 0,7 km di doppio binario). Sono previste complessivamente 18 fermate oltre a 3 capolinea.

La Tva non sarà pronta per il Giubileo

L’intervento cofinanziato dal Pnrr nell’ambito dell’Investimento «Sviluppo trasporto rapido di massa» ha un valore complessivo di oltre 293 milioni di euro ed è finalizzato a integrare il sistema tranviario esistente in connessione con le linee metropolitane in esercizio (linea A, linea B) e di prevista realizzazione (linea C, linea D).

Nel rapporto che la Commissaria Straordinaria Conti ha trasmesso al Ministero dei Trasporti (Mit) si legge che il nuovo cronoprogramma della tratta Termini-Venezia prevede l’esecuzione dei lavori in due fasi: la prima, dal 16 aprile 2024 al 14 novembre 2024, e la seconda, dal 1° gennaio 2026 al 30 giugno 2026.

La sospensione dei lavori, dal 15 novembre 2024 al 31 dicembre 2025 (oltre 400 giorni in totale), sarà necessaria per garantire la viabilità su via Nazionale durante l’evento giubilare.

Tram versus Metropolitana?

È opinione diffusa che il tram e la metropolitana siano due alternative incompatibili, e che la metropolitana sia il mezzo migliore e più moderno tra i due.

Le obiezioni sono principalmente tre:

  • Il tram è rumoroso.
  • È di per sé un mezzo di trasporto datato e poco moderno (anche se i tram elettrici attuali sono molto diversi e più sostenibili di quelli di fine Ottocento e inizio Novecento).
  • I cantieri per costruire le linee tramviarie creano problemi a chi ci vive e lavora intorno.

In realtà sono due tipi di mezzi pubblici diversi e complementari. Il primo copre distanze più brevi, è un mezzo di prossimità e colma le lacune che eventualmente può avere la rete del trasporto urbano.

Le linee tram sono anche più agevoli ed economiche da costruire rispetto alla metropolitana, anche se l’impatto dei cantieri sul traffico caotico della Capitale è tale da «far tremare le vene e i polsi».

Il ritorno dei tram nelle città europee

Anche a livello di maggiori capitali europee si assiste ad un’inversione di tendenza. Abbandonare progressivamente il trasporto su gomma e puntare sul recupero di uno dei mezzi di trasporto più popolari e iconici della prima metà del XX secolo.

Si mira a ridurre le emissioni inquinanti dei trasporti agendo operando su tre direttrici:

  • Rendere più sostenibili tutte le modalità di trasporto.
  • Rendere le alternative sostenibili ampiamente disponibili in un sistema di trasporto multimodale.
  • Porre in essere i giusti incentivi per guidare la transizione.

Il Green Deal europeo invoca una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti per consentire all’Unione Europea di diventare un’economia a impatto climatico zero entro il 2050, lavorando nel contempo per raggiungere l’obiettivo «inquinamento zero».

Maria Facendola

 

Il percorso della Tva, la nuova linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio

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