Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica Italiana. Inizia il suo secondo mandato. Accetta, suo malgrado affermando che «La grave emergenza che stiamo vivendo richiama al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento».
Una scelta obbligata per quei parlamentari che non vogliono «tornare a casa».
Ma non credo sia stato il senso di responsabilità, la molla che li ha spinti a chiedere questo «sacrificio» al presidente Mattarella.
No, c’è ben altro, ormai da tempo. L’ho scritto in un precedente articolo, quando immaginavo Mario Draghi quale 13° Presidente: la politica ha fallito e con essa la democrazia.
Per anni siamo stati governati da non eletti, da tecnici e non, scelti sulla base di «presunte emergenze e supposte necessità».
Per anni gli italiani hanno dovuto digerire soluzioni per evitare tracolli economico/sociali, per poi vedere sempre il peggio! Prigionieri, impotenti e sconcertati.
Italiani in balia di qualcuno senza scrupoli che di certo non ne antepone il loro bene!
Almeno si sono scoperte le carte.
I partiti e le coalizioni precipiteranno in «crisi esistenziali» e gli Italiani, delusi e schifati, cosa faranno?
Ernesta Cambiotti
QUIRINALE
Draghi presidente alla quarta votazione? del 26 gennaio
Aspettando il nuovo Presidente del 18 gennaio 2022