I dati del Cinema nelle sale nel 2022 sono in aumento rispetto all’anno precedente dell’81% ma non hanno ancora recuperato la media pre-pandemia. Secondo quanto riportato dall’Unione Esercenti Cinematografici Italiani (Ueci) rispetto al triennio 2017-2019 le presenze al cinema sono ancora inferiori del 51%. Cinetel quantifica in 44.5 milioni circa le presente nelle sale, per un Box Office di 306 milioni di euro.
«Sono dati preoccupanti – dichiara Filippo Virzì, Segretario regionale dell’Ugl creativi in Sicilia – che si riflettono nell’elevato numero di sale cinematografiche hanno chiuso per impossibilità a sostenere adesso anche il caro energia per i costi di gestione sempre più alti, senza considerare i danni già provocati nel biennio precedente dall’era pandemica».
«Le scelte non risolutive del precedente Ministro della Cultura – spiega Virzì – ci portano adesso a sperare in un cambio di marcia con la Premier Meloni e il Ministro Sangiuliano, ribadiamo la necessità di creare una normativa sulle ‘Finestre di Sfruttamento’ sul modello francese le quali stanno ridando vitalità all’intera filiera cinematografica d’oltralpe con un innovativo piano industriale indispensabile per la ripresa delle sale cinematografiche.
Le sale e gli esercenti garantiscono la sopravvivenza di quel luogo magico che è il cinema quale posto di aggregazione sociale non paragonabile alle piattaforme on demand. Troppe storiche sale cinematografiche sono in vendita o in via di chiusura con pesanti ripercussioni occupazionali. Si tratta di un patrimonio nazionale che va tutelato per il suo ruolo sociale e culturale».
Angela Alizzi
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