CINGHIALI A ROMA

Donna con il cane
aggredita alla Balduina

Gruppo di cinghiali aggredisce 44enne alla Balduina

 

L’aggressione e il ferimento di una donna alla Balduina ci mette davanti all’evidenza del pericolo costituito dai cinghiali che scorrazzano per le strade della Capitale.

Cinghiali alla Balduina fotografati dai passantiDurante l’inverno il numero dei cinghiali a spasso per le strade di Roma nord era diminuito. Si vedevano in giorno soltanto uno, due esemplari di maschi adulti in cerca di cibo accanto ai secchioni dell’Ama straboccanti della spazzatura non raccolta.

Avevamo annunciato che con l’arrivo della primavera le cose sarebbero cambiate e avremo rivisto i grandi gruppo familiari composti da due tre esemplari adulti e un numero di piccoli, nati quest’inverno tra gli arbusti del parco dell’Insugherata, oscillante tra gli otto e i dodici cinghialini.

Lo scorso anno, nonostante il disagio e il potenziale pericolo costituito dallo scorrazzare per le strade di Balduina e Monte Mario dei piccoli branchi di ungulati, non si era verificato nessun incidente. I cinghiali sembravano sapere bene come muoversi tra la gente e perfino come attraversare la strada.

La presenza del cane accresce il pericolo

Questa primavera invece ci sono stati già due incroci pericolosi, determinati dall’incontro di gruppi di cinghiali con abitanti che si trovavano insieme al loro cane. Proprio la presenza degli amici dell’uomo, se percepita dai cinghiali come un potenziale pericolo, rischia di scatenare l’aggressione.

Il primo incidente si è verificato il 3 aprile intorno alle 21.20 in piazza Igea, quando un cane di nome Ringhio è stato aggredito e ferito, per fortuna non gravemente, mentre il proprietario non sembra essere stato coinvolto.

Ben più grave e preoccupante è quanto accaduto il 1 maggio alla Balduina alla 44enne Marta Santangelo aggredita mentre si trovava con il suo cane accanto ai secchio dei rifiuti. Lo ha raccontato lei stessa con un post sulla pagina Fb «Sei di Balduina se…»: «Ieri sera, mentre smistavo i rifiuti ai cassonetti sotto casa, io e il mio cane ci siamo imbattuti in un gruppo di cinghiali. Due grossi e tanti piccoli. La mamma, appena ha visto lui, molosso di una certa stazza, ci ha caricati.

Non auguro a nessuno di vivere quello che abbiamo vissuto noi. Lui si è difeso bene e ne è uscito incolume. Io sono caduta a terra, col cinghiale sopra la testa. Gli ho dato una manata. Il mio cane l’ha aggredito di nuovo.

Poi una macchina con una coppia di santi e il loro bambino ci ha caricato e messi in salvo! Tre giorni di prognosi e tanta paura… e rabbia! Tanta, tanta rabbia per una situazione che andrà avanti finché non ci scappa il morto. E sarà una tragedia annunciata»…

Credo che non occorrano altre parole per commentare quanto avviene nella Capitale d’Italia per il combinato disposto dell’incapacità dell’Ama di raccogliere i rifiuti e dell’Ente Roma Natura, responsabile della gestione delle Riserve Naturali di Roma, di contenere il progressivo aumento del numero dei cinghiali del parco dell’Insugherata.

Intanto la signora ha annunciato che sporgerà querela.

Vincenzo Fratta

 

IL PUNTO

Le famiglie di ungulati tornano per le strade del 4 aprile 2022

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