QUESTIONE UCRAINA

Il G7 minaccia guerra
alla Russia

Il G7 e la crisi Russia Ucraina. Nella foto un soldato ucraino sul fronte del Donbass

 

Con la crisi tra Russia e Ucraina il G7 si compatta in difesa di Kiev e si dice pronto a sfidare Mosca.

Il G7 e la crisi Russia Ucraina. Truppe russe ai confini ucraini.Riuniti nella città inglese di Liverpool i ministri degli Esteri dei Paesi del G7 hanno lanciato un appello alla Russia affinché «riduca l’escalation militare nel Donbass e torni alla diplomazia, altrimenti la risposta occidentale sarà molto dura».

Pur trattando diversi temi, tra cui il nucleare iraniano, l’Ucraina è stato il tema centrale della due giorni di Liverpool, ultimo appuntamento del G7 a presidenza britannica prima del passaggio alla Germania.

Al confine tra Ucraina e Mosca si sono ammassate sempre più truppe moscovite, secondo le stime del Pentagono attualmente sarebbero circa 100mila i militari inviati da Putin, numero che però potrebbe raddoppiare entro gennaio, in vista di una possibile offensiva nella regione separatista russofona.

I ministri presenti, pur non raggiungendo un accordo sulle nuove sanzioni da adottare contro Mosca, hanno definito all’unisono inaccettabile il comportamento della Russia e nel comunicato finale hanno espresso sostegno all’integrità territoriale ed alla sovranità dell’Ucraina. Avvertendo Mosca che «un’ulteriore aggressione militare avrebbe enormi conseguenze e gravi costi».

A questo punto tutte le opzioni, sanzioni politiche o economiche ad ampio raggio, sono sul tavolo, ed è probabile un primo giro d’orizzonte già oggi a Bruxelles, al Consiglio Esteri Ue.

Il Cremlino da parte sua continua a negare la volontà di invadere l’Ucraina tanto che Putin lo ha ribadito nuovamente al suo omologo statunitense Joe Biden, ribadendo la natura difensiva delle truppe inviate al confine.

In occasione dell’incontro virtuale dei giorni scorsi Biden e Putin hanno concordato sulla necessità di tenere aperto il dialogo anche se Putin non si è detto troppo ottimista in merito.

Da una parte, Mosca non vuole che l’Ucraina, seguendo la Georgia, entri nella Nato, piazzando armi occidentali al confine russo. Dall’altra, l’Alleanza Atlantica non ha intenzione di abbandonare Kiev. Washington tenterà un’altra mediazione, inviando il suo esperto di affari europei a Kiev e Mosca.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

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