GEOPOLITICA ED ENERGIA

Terminato North Stream 2,
il gasdotto della discordia

Ultimato North Stream 2, il gasdotto della discordia

 

Dopo quasi dieci anni sono terminati i lavori anche per il secondo troncone del gasdotto North Stream 2.

Ultimato North Stream 2, il gasdotto della discordiaIniziati per il primo troncone nel novembre 2011 e per il secondo nell’ottobre 2012 l’ultimo tratto è stato saldato nel Baltico ieri ed entrerà in funzione entro la fine dell’anno.

Il primo tratto era stato ultimato lo scorso come annunciato dal presidente russo Vladimir Putin nel corso del forum economico di San Pietroburgo.

Nonostante l’opera sia stata nel corso degli anni ostacolata da molti paesi tra cui Usa e Ucraina, una volta a pieno regime porterà in Germania ben 55 miliardi di metri cubi di metano russo all’anno.

La Corte Regionale Superiore di Dusseldorf ha intanto respinto il tentativo da parte dell’operatore del gasdotto da 12 miliardi di dollari di aggirare le regole dell’Unione Europea che richiedono ai produttori di gas di essere legalmente separati dalle entità di distribuzione.

Con il North Stream Mosca bypassa l’Ucraina

Con il completamento del primo e del secondo troncone ora la Russia potrà consegnare 110 miliardi di metri cubi di gas nel cuore dell’Europa, aggirando l’Ucraina con cui ha rapporti molto complicati non solo per la questione Crimea e Donbass.

Gli Usa e molti politici europei hanno criticato questo gasdotto definendola una operazione politica che rende il Vecchio Continente troppo dipendente, energeticamente parlando da Mosca.

Dal canto suo il Cremlino ha liquidato tutte le polemiche parlando sempre di «operazione di mercato» ricordando che il North Stream 2 «è più moderno, più breve, costa meno ed è amico dell’ambiente grazie al 30% in meno di emissioni nocive rispetto al condotto ucraino», secondo quanto dichiarato dal colosso Gazprom.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

 

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