Luisa González, candidata di Revolución Ciudadana, e il giovane imprenditore Daniel Noboa si contenderanno la presidenza dell’Ecuador nel ballottaggio in calendario per il prossimo 15 ottobre.
Sostenuta dal partito dell’ex presidente Rafael Correa e unica donna fra gli otto candidati in corsa per la presidenza, Luisa González con il 33% dei consensi è stata la più votata nel primo turno delle elezioni presidenziali in Ecuador.
Dietro di lei si è piazzato a sorpresa Daniel Noboa che ha raccolto il 24% dei voti. Al terzo posto e quindi escluso dal ballottaggio Christian Zurita che ha sostituito Fernando Villavicencio il candidato assassinato dai narcos il 9 agosto in piena campagna elettorale.
L’exploit di Daniel Noboa
Il trentacinquenne Daniel Noboa Azin è un esponente dell’elite economica dell’Ecuador, figlio del multimiliorario Álvaro Noboa, attivo nel settore della coltivazione delle banane.
In passato Noboa padre si è candidato per ben cinque volte alla presidenza senza mai riuscire. Nel 2006 arrivò al ballottaggio ma perse proprio contro Rafael Correa. Anche sua madre, Anabella Azín, è stata deputata.
Ora è la volta del figlio Daniel di tentare la scalata al vertice del Paese andino.
Luisa González nel solco di Rafael Correa
Come nel 2021 per le presidenziali si affronteranno un esponente del «correismo» e uno dell’élite economica e imprenditoriale. Due anni fa la spuntò il banchiere Guillermo Lasso, ma sia il Paese sia il movimento di Correa attraversavano un momento molto diverso dall’attuale.
Da un lato il presidente uscente Lasso ha dovuto accorciare il suo mandato e non candidarsi in questa tornata e si avvia a lasciare un Paese in preda alla violenza, dall’altro dopo aver passato anni difficili è decisamente risalito il prestigio di Rafael Correa, riparato in Belgio per sfuggire ad una condanna per corruzione.
Così sulle schede elettorali di domenica c’era un presente assente (l’assassinato Fernando Villavicencio) e un assente molto presente (il presidente dell’Ecuador nel decennio 2007-2017).
Al di là dei meriti di Luisa González, quasi una sconosciuta fino a pochi mesi fa, molti ecuadoriani attraverso di lei hanno votato per Correa, come avevano già fatto sedici anni addietro.
Il 15 ottobre si capirà se l’Ecuador è maturo per la prima presidente donna della sua storia.
Vincenzo Fratta
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