80a MOSTRA DEL CINEMA

Leone d’Oro a «Poor things!» di Yorgos Lanthimos

Il regista greco Yorgos Lanthimos ha vonto il Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia per il film Poor things!

 

La giuria capitanata dal regista americano Damien Chazelle, il più giovane della storia ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista nel 2017 per La La Land ha scelto di premiare con il Leone d’Oro dell’80 edizione del Festival del Cinema di Venezia il film Poor Things!

Assieme a lui c’erano l’attore palestinese Saleh Bakri, la documentarista Laura Poitras e l’attrice di Taiwan Shu Qi, e poi i registi Gabriele Mainetti, Mia Hansen-Løve, Martin McDonagh, Santiago Mitre e Jane Campion, premio Oscar nel 2022 e Leone d’argento nel 2021 come miglior regista per Il potere del cane.

Ma entriamo più nel dettaglio per scoprire tutti i vincitori dell’edizione 2023 del Festival del Cinema di Venezia che, anche quest’anno, è stato in grado di mettere insieme il meglio della prossima stagione cinematografica internazionale.

Tra gli altri premi assegnati dalla giuria c’è la Coppa Volpi come miglior attore che va all’interpretazione di Peter Sarsgaard nel film Memory di Michel Franco e quella per migliore attrice a Cainee Spaeny per il suo ruolo nel film Priscilla di Sofia Coppola.

Per quanto riguarda la sezione orizzonti il miglior film è Magyarázat mindenre (Explanation for Everything) di Gábor Reisz mentre il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria va a Aku wa sonzai shinai (Evil Does Not Exist) di Ryûsuke Hamaguchi.

L’Italia porta a casa il Leone D’Argento per la miglior regia andato a Matteo Garrone per il film Io Capitano e il premio degli spettatori andato a Micaela Ramazzotti, al suo esordio alla regia, per il film Felicità.

Il Leone d’argento all’Italia

Io Capitano di Matteo Garrone racconta il viaggio attraverso l’Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista.

«Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l’ha», ha spiegato il regista, dando poi la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato.

«Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani — ha proposto Mamadou — «un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare il problema. Ringrazio il Festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento».

Il film è un una produzione Italia-Belgio e sarà in sala con 01 dal 7 settembre.

Seydou Sarr, 21 anni, senegalese, esordiente protagonista di Io Capitano è il vincitore del Premio Marcello Mastroianni dedicato ad un giovane attore emergente.

Un terzo premio è andato all’Italia con il film Felicità dell’attrice italiana Micaela Ramazzotti presentato a Orizzonti Extra. Il film è il vincitore del Premio degli spettatori-Armani Beauty alla Mostra del Cinema di Venezia 2023.

Una produzione Lotus con Rai Cinema, in sala da giovedì 21 settembre distribuito da 01, vede la Ramazzotti protagonista di un dramma familiare con Max Tortora, Anna Galiena, Sergio Rubini e Matteo Olivetti.

Il Leone d’Oro a Poor things!

Emma Stone in una scena di Poor things!, Leone d'Oro all'80a edizione del Festival del Cinema di VeneziaAd aggiudicarsi il Leone d’Oro è stato Poor things! (tradotto in italiano come Povere creature!) del regista greco Yorgos Lanthimos, tratto dall’omonimo romanzo del 1992 scritto da Alasdair Gray.

Racconta la storia di Bella Baxter (interpretata da Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita da uno scienziato.

Stone, come moltissimi altri attori e attrici statunitensi, non era a Venezia perché sta partecipando allo sciopero del sindacato Sag-Aftra, che mira a ottenere migliori condizioni di lavoro e soprattutto compensi più alti per la categoria attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti d’autore che tenga conto di come è cambiata la distribuzione dei prodotti nell’attuale contesto mediatico.

Il sistema odierno si basa infatti sul concetto di replica, che con le piattaforme di streaming non esiste più. Sarsgaard, Larrain e Lanthimos hanno tutti parlato dello sciopero durante i propri discorsi di premiazione, esprimendo vicinanza ai colleghi.

E tra proteste, scioperi e le solite immancabili polemiche si chiude anche l’80° Festival del Cinema di Venezia. Una edizione che ha visto una importante presenza di pubblico alle diverse proiezioni come sottolineato dalla madrina Caterina Murino all’apertura della cerimonia di premiazione. Una presenza di pubblico che è testimonianza della vitalità e dell’interesse per il cinema ha fatto notare Caterina Murino: «È arrivata la conferma che tutti i sogni hanno senso se continuano a sognarli insieme».

Angela Alizzi

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