80a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Sei film italiani in concorso
ma nessuna donna alla regia

Il logo della 80a Mostra del Cinema di Venezia (30 agosto al 9 settembre)

 

Il direttore Alberto Barbera ha presentato il programma dell’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, in programma al Lido dal 30 agosto al 9 settembre.

Il direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera Le problematiche e le polemiche che si sono dovute affrontare quest’anno non sono state poche. La prima è quella relativa ai contraccolpi dello sciopero attualmente in corso negli Stati Uniti portato avanti dalla Wga e dal Sag-Aftra.

«Per fortuna — ha spiegato Alberto Barbera — l’impatto dello sciopero di attori e sceneggiatori americani, che protestano per ragioni ampiamente condivisibili è molto modesto sulla Mostra» ha spiegato.

«L’unico film che abbiamo perso, è il bellissimo film di Luca Guadagnino, Challengers. Tutti gli altri film americani che avevamo invitato, sono stati confermati. E ringrazio produttori e registi che hanno deciso di tenere fede all’impegno assunto con noi e saranno presenti alla prima del loro film»

«Non potranno venire gli attori che hanno partecipato a produzioni legate agli Studios o a piattaforme, mentre ci saranno, o almeno ce lo auguriamo, gli attori che hanno lavorato in produzioni indipendenti, e sono tante a Venezia.

Presenti pellicole da 54 paesi

Comandante di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino è la pellicola scelta per l'apertura dell'80a Mostra del Cinema di VeneziaCi auguriamo quindi che il tappeto rosso non sia così sguarnito come qualcuno nei giorni scorsi aveva ipotizzato».

«Non sarà assolutamente una Mostra autarchica» assicura Alberto Barbera. Saranno presenti infatti le pellicole di 54 paesi. E a rappresentare l’Italia ci saranno ben sei film.

Il primo è Comandante di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino, scelto come film d’apertura al posto di quello di Guadagnino.

Un secondo film in concorso è la seconda opera da regista di Pietro Castellitto, Enea, ritratto di una Roma degradata, «una sorta di grande bruttezza» ha ironizzato Barbera.

Un terzo film è Finalmente l’alba di Saverio Costanzo che torna al cinema dopo avere diretto con successo per la tv «L’amica geniale».

La quarta pellicola è Lubo di Giorgio Diritti, «tra denuncia sociale e feuilleton, su un bambino sottratto alla propria famiglia nella Svizzera degli anni Trenta»;

Infine Io capitano di Matteo Garrone, «odissea contemporanea di due giovani africani, dal Dakar alla traversata del Mediterraneo su una carretta del mare» e  Adagio di Stefano Sollima, «su una Roma distopica assediata da incendi».

Sei film italiani in concorso

Ben sei italiani in concorso, ma tra loro nessuna regista. «Perché? È una domanda da rivolgere ai produttori. Noi selezioniamo quello che ci viene proposto.

C’era soltanto un film che avrei potuto inserire ma non era all’altezza dei precedenti di questa regista e quindi ho preferito rinunciare».

Il direttore del festival fornisce anche le cifre della Mostra: 4061 i film presentati (2100 lunghi, 1961 corti), 54 i paesi rappresentati. I titoli a regia maschile erano il 66%, quelli a regia femminile il 32%, più 60 che non hanno dichiarato genere. Per quanto riguarda la selezione, 82 in prima mondiale, 29 realizzati da donne (30%).

In compenso a rappresentare le registe italiane ci sarà una new entry. Presenterà infatti a Venezia, nel concorso di Orizzonti Extra, la sua opera prima da regista, Felicità, Micaela Ramazzotti, che dimostra «di avere fatto tesoro» parole di Barbera «dell’esperienza ne La pazza gioia di Paolo Virzì e in Vivere di Francesca Archibugi».

E tra le altre polemiche contestate al direttore infine c’è né un’altra piuttosto scottante: la presenza nel programma di Allen, Besson e Polanski, in passato accusati di molestie.

«Allen è stato assolto due volte, nei confronti di Besson non c’è stato alcun procedimento e per quanto riguarda Polanski, oggi novantenne» ha spiegato Barbera «si tratta di un caso dibattuto da cinquant’anni.

Perché rinunciare a un film attesissimo? Io mi schiero con chi ritiene che si debba distinguere tra la responsabilità dell’uomo e quella dell’artista» E aggiunge rassegnato: «Le polemiche ci sono sempre, fanno parte del gioco».

Non c’è Mostra senza polemiche.

Angela Alizzi

 

 

 

IL PROGRAMMA DELL’80a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Concorso
Comandante – Edoardo De Angelis (Film d’apertura)
The Promised Land – Nikolaj Arcel
DogMan – Luc Besson
La bête – Bertrand Bonello
Hors-saison – Stéphane Brizé
Enea – Pietro Castellitto
Maestro – Bradley Cooper
Priscilla – Sofia Coppola
Finalmente l’alba – Saverio Costanzo
Lubo – Giorgio Diritti
Origin – Ava DuVernay
The Killer – David Fincher
Memory – Michel Franco
Io capitano – Matteo Garrone
Evil Does Not Exist – Ryûsuke Hamaguchi
The Green Border – Agnieszka Holland
Die Theorie von Allem – Timm Kröger
Poor Things – Yorgos Lanthimos
El conde – Pablo Larraín
Ferrari – Michael Mann
Adagio – Stefano Sollima
Woman Of – Małgorzata Szumowska, Michał Englert
Holly – Fien Troch

Fuori concorso – Fiction
La sociedad de la nieve – J.A. Bayona (Film di chiusura)
Coup de chance – Woody Allen
The Wonderful Story of Henry Sugar – Wes Anderson
The Penitent – Luca Barbareschi
L’ordine del tempo – Liliana Cavani
Vivants – Alix Delaporte
Welcome to Paradise – Leonardo Di Costanzo
Daaaaaali! – Quentin Dupieux
The Caine Mutiny Court-Martial – William Friedkin
Making Of – Cédric Kahn
Aggro Dr1ft – Harmony Korine
Hit Man – Richard Linklater
The Palace – Roman Polański
Snow Leopard – Pema Tseden

Fuori concorso – Non fiction
Amor – Virginia Eleuteri Serpieri
Frente a Guernica – Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
Hollywoodgate – Ibrahim Nash’at
Ryūichi Sakamoto | Opus – Neo Sora
Enzo Jannacci – Vengo anch’io – Giorgio Verdelli
Menus plaisirs – Les Troisgros – Frederick Wiseman

Fuori concorso – Series
D’argent et de sang (Ep. 1-12) – Xavier Giannoli, Frédéric Planchon
I Know Your Soul (Ep- 1-2) – Jasmila Žbanić, Damir Ibrahimović

Orizzonti – Concorso
A cielo abierto – Mariana Arriaga, Santiago Arriaga
El paraíso – Enrico Maria Artale
Behind the Mountains – Mohamed Ben Attia
The Red Suitcase – Fidel Devkota
Tatami – Guy Nattiv, Zar Amir Ebrahimi
Paradise Is Burning – Mika Gustafson
The Featherweight – Robert Kolodny
Invelle – Simone Massi
Hesitation Wound – Selman Nacar
Heartless – Nara Normande, Tião
Una sterminata domenica – Alain Parroni
City of Wind – Lkhagvadulam Pure-Ochir
Explanation for Everything – Gábor Reisz
Gasoline Rainbow – Bill Ross, Turner Ross
En attendant la nuit – Céline Rouzet
Housekeeping for Beginners – Goran Stolevski
Shadow of Fire – Shinya Tsukamoto
Dormitory – Nehir Tuna

Orizzonti – Extra
Bota jonë – Luàna Bajrami
Forever Forever – Anna Buryachkova
The Rescue – Daniela Goggi
Day of the Fight – Jack Huston
In the Land of Saints and Sinners – Robert Lorenz
Felicità – Micaela Ramazzotti
Pet Shop Boys – Olmo Schnabel
Stolen – Karan Tejpal
L’homme d’argile – Anaïs Tellenne

Proiezione speciale
La parte del Leone: una storia della Mostra – Baptiste Etchegaray, Giuseppe Bucchi

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