CINEMA

«La stranezza» pigliatutto
al Taormina Film Fest

 

Il Taormina Film Fest ha chiuso la sua 69esima edizione in bellezza con la consegna dei Nastri D’Argento. Grande protagonista della serata della consegna dei premi nella suggestiva cornice del Teatro Antico è stato il film La stranezza di Roberto Andò. Ad essere premiato è stato tutto il cast sia artistico che tecnico.

Questa la motivazione di questo primo e unico Nastro collettivo: «È un riconoscimento davvero speciale per un film che, giocando con intelligenza sui tasti dell’intrattenimento popolare e della cultura più alta, ha saputo aprire una nuova strada anche alla commedia, conquistando il pubblico con la rilettura cinematografica di un metateatro squisitamente pirandelliano in cui irrompe con eleganza la spontaneità di una comicità irresistibile».

Gli artisti premiati

Ad essere premiati, in particolare, sono stati il cast artistico: il regista Roberto Andò, lo sceneggiatore Ugo Chiti (anche in rappresentanza di Massimo Gaudioso), i produttori Angelo Barbagallo (Bibi Film) e Attilio De Razza (Tramp Limited) con Paolo Del Brocco (Rai Cinema) e Giampaolo Letta (Medusa) e gli attori Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, Giulia Andò.

I riconoscimenti al cast tecnico

Ma anche il cast tecnico. I Nastri d’Argento vanno anche a Maria Rita Barbera (costumi), Giada Calabria (scenografia), Esmeralda Calabria (montaggio), Maurizio Calvesi (fotografia), Carlo Missidenti (sonoro in presa diretta), Michele Braga e Emanuele Bossi (Musica), Chiara Agnello (casting director).

«Un progetto che ha siglato una sinergia vincente, unendo nella formula produttiva anche due concorrenti come Rai Cinema e Medusa Film, insieme per sostenere un’idea colta e, insieme, capace di conquistare il grande pubblico in una sinergia straordinariamente originale» ha aggiunto a nome del Direttivo Nazionale Sngci la Presidente, Laura Delli Colli.

L’incontro fra cinema e teatro

Il film oltre a mettere insieme due produttori da sempre in antitesi e l’intrattenimento popolare con la cultura più alta da sempre difficilmente conciliabili, ha anche saputo far incontrare in modo armonioso, cosa non sempre facile in Italia, Cinema e Teatro. Come fatto notare dallo stesso Servillo, uno dei pochi grandi attori cinematografici italiani che da sempre passa con disinvoltura dal grande schermo ai grandi teatri italiani.

«Come diceva Roberto Andò, il nostro è prima di tutto un film sulla scrittura, sul teatro, Ugo Chiti è un drammaturgo, noi ci sentiamo tutti prima di ogni cosa uomini di teatro e poterlo raccontare in un film che è stato tanto amato riempie di soddisfazione».

E fortemente emblematico delle parole di Toni Servillo è stato il fatto che il pubblico della serata ha avuto ha avuto anche il privilegio, dopo la premiazione, di rivedere il film sul grande schermo di una cornice così speciale come quella del Teatro Antico di Taormina.

Emblematiche in tal senso anche le parole della sovrintendente Ester Bonafede: «Tramite il cinema comprendiamo la storia, ci avvicinano all’umanità, diamo un senso all’esistenza».

Angela Alizzi

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