MOBILITÀ/2

Successo e limiti
del monopattino elettrico

Il monopattino elettrico tra successo e problematiche

 

Negli ultimi anni il monopattino elettrico ha invaso le città congestionate dal traffico, divenendo il mezzo trainante del settore della micro-mobilità, in grado di rispondere al meglio alle esigenze degli utenti per gli spostamenti dell’ultimo miglio.

Il monopattino elettrico è sempre più utilizzato dai giovaniRiemergendo dai ricordi d’infanzia e rivisitati con un tocco tecnologico, i monopattini elettrici, in condivisione e non, sono diventati protagonisti della Sharing Mobility negli ultimi anni.

Tuttavia sono emerse problematiche di sicurezza per gli utenti e di sosta selvaggia dei monopattini in car sharing. I Comuni stanno limitano il numero di veicoli nelle loro città attraverso permessi e limiti alla flotta.

Un servizio attivo in 29 città

Il 2021 certifica la forte diffusione dei servizi di monopattino elettrico in sharing, segmento della mobilità condivisa che da solo ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,9 milioni), più che raddoppiando la performance dell’anno precedente.

Aumentano di pari passo anche le iscrizioni ai servizi che a dicembre del 2021 sono stimate intorno ai 2,7milioni (+144% rispetto all’anno precedente).

Di segno positivo anche la dinamica dell’offerta: 20 servizi in più nel 2021 rispetto al 2020, a cui corrisponde un ulteriore aumento dei veicoli in flotta (+30%) per un totale di 45,9 mila monopattini in condivisione sulle strade italiane.

Alle 24 città dove il servizio era attivo nel 2020 se ne sono aggiunte altre 15 nel 2021 (Benevento, Brindisi, Cagliari, Catania, Frosinone, Grosseto, Imperia, Novara, Padova, Palermo, Piacenza, Prato, Ragusa, Reggio Emilia e Teramo).

Lo stop decretato da Parigi

Dal 1 settembre a Parigi è vietata la circolazione con il monopattino elettricoIl caso limite di Parigi evidenzia anche le problematiche legate alla massiccia presenza dei monopattini elettrici per le strade delle metropoli.

A seguito del risultato di un referendum consultivo la Ville Lumière ha infatti vietato lo loro circolazione dal 1 settembre.

Le ragioni sono legate alla mancanza di regolamentazione sulla presenza dei monopattini in città e alla loro invasività sulle strade e sui marciapiedi.

Inoltre, il traffico causato dai monopattini elettrici ha creato problemi di sicurezza ai pedoni.

L’89% di chi ha votato si è espresso per lo Stop, tuttavia solo il 7,46% della popolazione cittadina si è recata alle urne. Evidentemente quella minima percentuale era fortemente motivata.

La reazione degli operatori non si è fatta attendere, contestando da un lato le modalità di partecipazione che avrebbero dovuto essere più ampie e rappresentative e dall’altro considerando l’impatto sugli spostamenti di oltre 400 mila utenti e sul futuro degli 800 dipendenti delle tre sigle di Sharing.

Le limitazioni nelle capitali europee

Monopattini abbandonati sul marciapiede a RomaCi sono altre città europee che hanno vietato i monopattini elettrici su strade pubbliche o limitato la loro circolazione a determinate zone o condizioni di sicurezza.

Ad esempio, ad Amsterdam i monopattini elettrici sono fortemente limitati e sono richiesti standard di sicurezza molto rigidi per la circolazione su strade pubbliche.

Così gli operatori stanno uscendo dai mercati non convenienti, soprattutto dove manca un modello di viabilità.

Bird, ad esempio, l’app che propone l’elenco dei parcheggi dove è possibile inserire il monopattino e anche noleggiarlo con indicazione della distanza e dell’autonomia è uscita da alcuni Paesi europei, così come Go Sharing ha abbandonato il mercato tedesco.

Tre soli operatori a Roma

A Roma, terminata la fase sperimentale, è partito dal 1° settembre il nuovo servizio di monopattini in sharing, affidato ai tre operatori che maggiormente soddisfacevano gli obiettivi del nuovo servizio regolamentato.

In particolare era richiesta agli operatori una maggiore copertura delle aree semicentrali e periferiche, la massima intermodalità con metro e ferrovie urbane, la gratuità per abbonati annuali Metrobus, il miglioramento degli standard di sicurezza a la tutela del decoro urbano.

Maria Facendola

 

 

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