RICORDO DI GUIDO CONTI

Forza, determinatezza
e amore incondizionato

 

Guido Conti ex generale dei carabinieri, se n’è andato. Sembra si sia suicidato, sparandosi un colpo alla testa, in un boschetto vicino a Sulmona, la sua città. Il rimorso, concentrato in un passo di una delle due lettere rinvenute nell’auto: «Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l’albergo, di cui non so nulla, ma per l’edificazione del centro benessere, dove solo poi appresi non esserci state vittime. Ma ciò non leniva il mio dolore».

Per un uomo come Guido Conti che ho avuto il piacere di conoscere, forse, un peso insostenibile. Di lui ricordo la forza, la determinatezza, l’amore incondizionato per la sua famiglia, il suo lavoro e i suoi colleghi. Amava gli animali ed era sempre pronto ad intervenire in caso di illeciti o reati che li riguardavano.

Guido Conti non era un investigatore qualunque. Si era occupato di indagini importanti in campo ambientale e rifiuti, tra le altre, in Abruzzo sulla strada mare-monti, sul G8 dell’Aquila, sull’elettrosmog provocato dai ripetitori tv, Gesenu e Thyssenkrup, in Umbria dove è stato al comando del Corpo Forestale dello Stato, poi diventato Carabinieri Forestali, fino al suo congedo ad ottobre. Tante medaglie sulla divisa e tanti riconoscimenti del generale di Brigata che, a 58 anni, ci ha lasciati così tristemente. Il mio pensiero ora va alla famiglia, alla quale porgo le mie condoglianze.

Ernesta Cambiotti
Presidente Animal Mind Italia sez. Umbria

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