PERUGIA

Salvati da Carabinieri e Asl
i cani maltrattati a Capanne

Salvati dai Carabinieri 24 cani maltrattati a Capanne nel comune di Corciano

 

Il Nucleo dei carabinieri forestali di Magione ha portato in salvo 24 cani maltrattati in un allevamento in località Capanne nel comune di Corciano.

Carabinieri e Veterinari della Asl Umbria 1 hanno sequestrato il canile di Capanne nel comune di Corciano nel quale erano tenuti in pessime condizioni 24 animali. Denunciato l'allevatoreEra una vecchia conoscenza dei veterinari dell’Asl, recidivo nell’allevare malamente cani. L’uomo è stato sottoposto a procedimento penale per maltrattamento animali, nonché detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

I cani sono stati sequestrati e trasportati presso il canile rifugio Enpa di Collestrada nel Comune di Perugia.

Il precedente allevamento era situato a Marsciano in un rudere, sopra un cimitero di ossa bovine. Allora i cani erano circa 40.

Cani maltrattati già a Marsciano

I controlli e le prescrizioni lo avevano convinto a spostarsi a Capanne nel comune di Corciano. Ed è qui che i Carabinieri Forestali di Magione e il personale del servizio Veterinario dell’Asl Umbria 1, hanno trovato 24 povere creature in condizioni pietose evidentemente sfruttate ai fini riproduttivi.

Solo 5 di loro dotate di microchip e registrate all’Anagrafe Canina. C’erano pure 5 cuccioli di pochi giorni.

Li hanno trovati sporchi, denutriti, in mezzo alle loro feci, sulle quali erano anche costretti a mangiare. Le poche ciotole con acqua putrida.

Cani, rigorosamente in coppia maschio e femmina, che difficilmente avranno incontrato almeno una volta un veterinario.

Ormai siamo abituati a vedere di tutto, anche lo sfruttamento e la sofferenza degli animali e se da una parte il cinismo la fa da padrone, dall’altra montano rabbia e disapprovazione.

Il personale tecnico e veterinario delle Asl risulta insufficiente per effettuare i controlli automatici e necessari, specie tra cacciatori, tartufai e allevatori, presunti o meno. Nonostante tutto, la dottoressa Brigitta Favi annuncia diversi interventi e conseguenti sequestri.

Rimangono pochi gli esposti dei cittadini che hanno paura di vendette e ritorsioni.

Non è un bel momento per vivere civilmente, le norme e le sanzioni ci sono, ma così risultano poco efficaci.

Ernesta Cambiotti

 

 

ANIMALI E AMBIENTE

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