GUBBIO

Caccia grossa
tra le case di Padule

Padule. Il vetro della finestra bucato dal un proiettile per la caccia al cinghiale

 

Un colpo di fucile, non si sa ancora bene come, ha centrato la finestra della casa dei genitori della vice sindaco di Gubbio, in mezzo alle case di Padule, la frazione più popolosa del comune eugubino.

L'abitato di Padule, frazione di GubbioAlessia Tasso è vissuta lì, fino a poco tempo fa e, per lei, è stato uno shock sapere che un proiettile è riuscito a infrangere un «doppio vetro». Così come pensare se un familiare si fosse trovato lì, nello stesso istante.

L’ho scritto più volte, con le armi non si scherza. La bramosia, l’adrenalina ingannano le menti. E in genere gli incidenti di caccia con il calibro usato per i cinghiali, come si presuppone sia avvenuto, sono quasi sempre mortali.

Alessia Tasso, in un post su Facebook, scrive: «Dopo le immagini dei cinghiali che passeggiano per le città, vorrei postare un’altra categoria di animali, credo un po’ più pericolosa: quelli che fanno le battute di caccia e sparano a pochi metri dalle abitazioni.

Siamo sul terrazzo di casa a Padule, dove di cinghiali ne ho visti veramente pochi, ma dove non è raro trovare bambini che giocano o persone che passeggiano all’aria aperta.

Ditemi voi se è una cosa normale, io credo sia una vergogna e sicuramente non la soluzione del problema».

Al post sono seguiti polemiche e pareri contrastanti, ma il problema sicurezza pubblica è di tutta evidenza.

Per lei, oltre al coinvolgimento come cittadina, c’è il ruolo di vice sindaco.

Spetteranno agli organi competenti gli accertamenti e le azioni di rito, scaturenti dalle debite denunce.

Ernesta Cambiotti

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