GUBBIO

Il canetto Mochi investito
e lasciato a bordo strada

Mochi, il cane investito, attende un padrone a Gubbio

 

Era l’8 di ottobre, una domenica mattina, quando qualcuno ha investito un piccolo canetto nero focato e ha pensato che, forse, era meglio lasciarlo lì. Mancato soccorso, un reato anche nel caso di animali!

Mochi attende un padrone nel canile sanitario di GubbioSiamo a Gubbio, terra francescana, ma non nell’anima di alcuni che vi abitano. Le campagne pullulano di serragli. Cani detenuti in terrazzi senza alcun riparo.

Non mancano i cani che passeggiano liberi e incustoditi. Tanti senza microcip.

Capita che vengano investiti e le povere carcasse giacciano ai bordi delle strade.

È successo che ci siano rimasti per giorni. E se sono feriti, si deve sperare che l’accalappiacani di turno non sia occupato in altri interventi perché deve coprire un bel pezzo di Umbria!

Certo, che con tutti i problemi che la sanità regionale di trova ad affrontare, metterci pure il servizio veterinario non è proprio semplice.

Eppure ci sono anche loro da tutelare ed è inutile scrivere le norme quando non c’è modo di farle rispettare.

Cambiare la mentalità, insegnare il rispetto per la biodiversità, sembrerebbero tanto importanti da essere tra i fondamentali della nostra Costituzione… sulla carta!

Attenti animalisti, o semplici amanti degli animali, perché potete pure «strapparvi i capelli» ma, in realtà la civiltà, quando si tratta dei più deboli, che abbiamo due gambe o quattro zampe, è lontana.

Tra le tante, ecco la storia del minuscolo Mochi, privo di microcip, circa 8 anni, investito, in località Monteluiano di Gubbio.

Quando è stato soccorso, aveva una zampetta penzolante. Era così spaventato e dolorante che si è infilato sotto un’autovettura e provava a mordere tutto quello che gli si avvicinava.

Inutile dire che nessuno lo ha cercato.

Ora è al canile sanitario di Gubbio, in attesa di una adozione del cuore. Probabilmente gli verrà amputata la zampetta, viste le lesioni, vecchie e nuove.

Per informazioni, potete rivolgervi anche ai volontari a questi numeri 320 1588055 – 334 5006776 – 334 5006776.

Ernesta Cambiotti

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