MONREALE

La perfezione senza tempo
dell’incontro tra nord e sud

 

Non furono né i fenici né i greci e neanche i romani ad inventare la bellezza infinita di Balarm, Palermo. Ma furono gli arabi a capire che al pari del sud della Spagna anche la Sicilia sarebbe diventata la loro porta verso l’Occidente. E resero questi luoghi già baciati dal sole, dal mare e dal vento, meravigliosi e paradisiaci. In questo flusso storico nasce, appunto da un villaggio arabo, Monreale.

Monreale, la facciata del DuomoNei più di due secoli di dominazione dell’isola diedero a queste terre grande splendore, edificando e lasciando una sapienza artistica e tecnica di cui anche i normanni e gli svevi decisero di approfittare.

Prima di allora la Sicilia aveva avuto altri poli importanti come Siracusa ed Agrigento ed era stata utilizzata da tutti i dominatori soprattutto come grande granaio al centro del Mediterraneo.

La collina su cui sorge Monreale domina Palermo ed era già stata scelta come luogo di riposo dai sovrani normanni. Poi, leggenda narra, che una notte il sovrano normanno Guglielmo il buono vide in sogno la Madonna che gli chiese di costruire una sontuosa cattedrale che dominasse la Conca d’Oro.

Nacque così il borgo di Monreale che oggi in realtà è una cittadina di quasi 40mila abitanti che fa parte dell’area metropolitana del capoluogo siciliano, anche se è sempre rimasto comune a sé stante. Si tratta di un luogo storicamente di grande indipendenza perché sin dalla fondazione della cattedrale i re normanni, la Chiesa di Roma ed i loro successori diedero un vastissimo patrimonio fondiario agli abati ed un enorme potere temporale, incluso quello giudiziario.

Il Duomo di Monreale

Guglielmo II rende omaggio alla Madonna in uno dei mosaici della Cattedrale di MonrealeIntorno a questo incontro tra potere sacro e profano prospera la stupenda Cattedrale di Santa Maria Nuova, visitata ogni giorno da migliaia di turisti e dal 2015 patrimonio dell’umanità Unesco con Cefalù e Palermo come sito unico al mondo che testimonia la cultura arabo-normanna.

Costruito a partire dal 1172 il monumento miscela sapientemente architettura dell’Europa del Nord ed arte araba.

Di enorme bellezza sono i portali bronzei in stile romanico: quello principale, eseguita da Bonanno Pisano, è composto da quaranta pannelli con scene tratte dalla Bibbia.

Il Cristo Pantocratore della Cattedrale di MonrealeL’interno della cattedrale è illuminato dai mosaici in oro, che creano da subito al visitatore l’illusione di trovarsi in un luogo incantato. I mosaici, che si estendono per 7584 m², raccontano l’intera storia del cristianesimo.

Pur richiamando la cultura bizantina, i mosaici hanno anche molte influenze romaniche simili a quelle rinvenibili a San Marco di Venezia. La spettacolarità di queste decorazioni è però tutta racchiusa nel Cristo Pantocratore, sopra l’abside, che domina l’aula sacra. E dà anche le spalle a Palermo, in segno di grande autonomia.

I sepolcri dei Re normanni

Cattedrale di Monreale. I sepolcri di Guglielmo I e Guglielmo IINotevoli le cappelle e le tombe dei Re normanni che scelsero la loro cattedrale come sepolcro, nonché il tesoro della cattedrale e la visita panoramica ai tetti da cui si può godere un panorama di tutta la Conca dove sorge Palermo.

Altro gioiello è il chiostro, bellissimo sia per la sua grandezza con le sue 228 colonnine ognuna decorata diversamente sia per l’intarsio di pietre dure che lo decora.

Ogni colonna sostiene archi di chiara ispirazione araba. In un angolo del chiostro c’è una fontana di grande fascino, per la sua forma a tronco di palma ed è un chiaro richiamo ai palazzi che gli emiri arabi fecero costruire a Palermo durante il loro dominio.

Il cannolo, le cassate e le altre specialità

I cannoli e le cassate, specialità della pasticceria palermitanaOltre il duomo, Monreale merita sia per fare due passi nelle piazze e strade circostanti e nei viali panoramici che scendono verso Palermo sia per un caffè o un latte di mandorla nei bar storici della piazza principale.

Il caffè Mirto, ad esempio, è luogo dove, oltre al caffè, c’è una eccezionale pasticceria con le specialità siciliane (tra tutte cannolo e cassate) o delle arancine il cui sapore e le cui dimensioni sono già un pasto completo. Ma non è difficile gustare le specialità palermitane anche in varie altre piccole ed affollate friggitorie dove si può trovare il tradizionale pane con la milza o pane e panelle, le frittelle di ceci.

Monreale è stranamente scarsamente collegato con Palermo se non attraverso un autobus pubblico efficiente ma poco frequente. Altrimenti ci sono molti taxi e bus turistici. Del resto, i mezzi pubblici sono un problema in tutta l’isola.

Questo piccolo ostacolo non deve tuttavia intimorire. Immergersi nella cultura secolare siciliana è come immergersi nella culla delle civiltà mediterranea. È un viaggio alle origini delle culture che hanno composto il mosaico italiano, che rimane sempre dorato, come quelli stupefacenti della cattedrale del Cristo Pantocratore.

Domenico Chirico

 

 

I LUOGHI DI BELL’ITALIA

Lascia un commento