Presso l’Istituto Comprensivo Boccea 590 nel quartiere di Casalotti si svolgerà mercoledì 5 giugno, una raccolta di medicinali e materiale sanitario organizzata dalla comunità italo-venezuelana «Amici del Venezuela».
Il materiale raccolto verrà inviato nel Paese Sudamericano che sta vivendo una crisi economica e sociale di immani proporzioni.
Soprattutto nel campo sanitario gli ospedali sono privi di medicine, bende, garze, siringhe e tutto ciò che può servire per una adeguata azione di pronto soccorso.
La folle gestione politica del ricco Venezuela, proprio cosi visto che «galleggia» sul petrolio, da circa vent’anni ha portato miseria e disordine e, se non si interviene concretamente e subito, anche con aiuti di medicine, si rischia un bagno di sangue innocente che colpirà soprattutto i più deboli come anziani e bambini.
Il default produttivo venuezelano, conseguenza delle scelte governative improntate sulla fallimentare logica marxista, sta avendo un effetto devastante sul caro-vita con una inflazione costantemente a due cifre, il crollo dell’estrazione petrolifera e la fuga di imprenditori locali che oramai preferiscono investire all’estero.
L’iniziativa di domani si inquadra in un sentimento diffuso fra gli italiani che, con senso del dovere, vogliono essere vicini al popolo venezuelano, visto che lì vivono oltre due milioni di nostri connazionali di prima e seconda generazione. Per questo è auspicabile che quello che verrà fatto al Boccea 590 venga, poi, replicato in altri quartieri romani perché, come costantemente dimostrano gli «amici del Venezuela», con il cuore di chi ama il proprio Paese si può superare ogni ostacolo ed ogni pregiudizio.
Fabio Verelli