Sono tornati a riempirsi i depositi del principale cimitero di Palermo. A Santa Maria dei Rotoli si rivedono le bare dei defunti sui pavimenti. Succede anche nella saletta d’ingresso del camposanto dove il personale, che entra a timbrare il cartellino, deve fare un esercizio ginnico per evitare di calpestare i feretri posizionati proprio ai piedi del lettore del badge.
«Non bastano le bare accatastate, ma Palermo e i Palermitani devono sopportare anche la sporcizia, il fetore e lo stato di abbandono del più grande Cimitero della Città, quello di Santa Maria dei Rotoli.
Girare per le stradine di questo luogo sacro – denuncia il Segretario dell’Ugl Funzione Pubblica della Sicilia, Maurizio Calivà – rende manifesta l’incuria dell’amministrazione comunale e l’ennesimo sfregio per la cittadinanza.
Girare per i viali dei Rotoli stracolmi di spazzatura e maleodoranti è devastante per coloro che devono raggiungere il luogo dove riposano i propri cari».
A Palermo è anche difficile far cremare i propri cari defunti. Il forno cittadino per la cremazione dei defunti non funziona da anni e i cittadini devono spostarsi addirittura fuori dalla Sicilia, con un consistente aggravio dei costi.
È una situazione inaccettabile per un capoluogo di Regione, ma dal sindaco Orlando, già indagato per lo scandalo delle bare insepolte, soltanto un assordante silenzio.
Filippo Virzì
CATTIVA AMMINISTRAZIONE
Leoluca Orlando indagato per le bare insepolte del 9 gennaio 2022