SICUREZZA STRADALE

Le buche rattoppate
di Palermo

Le strade dissestate di Palermo, tra buche e avvallamenti

 

Il manto stradale di Palermo a causa della grave quantità di buche e avvallamenti è fra i peggiori d’Italia, al punto che il Comune ha annunciato interventi tampone per far fronte all’emergenza e una gara di appalto per gli interventi definitivi.

Le strade dissestate di Palermo, tra buche e avvallamentiGli assessori Maria Prestigiacomo e Sergio Marino hanno convocato in «video call» le partecipate del Comune di Palermo per trovare delle soluzioni a breve termine per mettere in sicurezza le strade cittadine.

La società Risorse e Ambiente Palermo (Rap) attraverso il suo amministratore Girolamo Caruso ha messo in campo «delle soluzioni tecniche, immediate, prevedendo, l’istituzione di ulteriori equipaggi destinati all’emergenza che, utilizzando asfalto a caldo per singoli interventi, garantiranno una maggiore efficacia dei ripristini».

Una gara in regime di urgenza dovrà essere invece bandita per sanare le maggiori anomalie stradali. Il Comune intende affidare l’esecuzione dei lavori ad imprese dotate di macchine «tappabuchi» in grado di effettuare fino a 600 interventi al mese.

«Sono dieci anni che manca una manutenzione programmata delle strade di Palermo» ha dichiarato il segretario responsabile cittadino dell’Ugl Franco Fasola, che ricorda che a seguito delle segnalazioni seguite ai suoi sopralluoghi sono state sanate alcune situazione di pericolo per auto e motociclette.

«Per i ritardi nella manutenzione stradale – ha spiegato Franco Fasola – il Comune di Palermo si ritrova adesso a pagare un conto salatissimo. Ammonta infatti a 18 milioni di euro la cifra che l’amministrazione ha dovuto ascrivere come debito fuori bilancio per far fronte ai danni causati dalle buche e dalle strade dissestate».

In attesa dell’intervento straordinario annunciato dal Comune, Ugl assicura che proseguirà con la puntuale segnalazione e denuncia dei dissesti stradali a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini palermitani.

Filippo Virzì

 

 

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