OCCUPAZIONI ABUSIVE

Dopo anni di inerzia
un agosto di sgomberi

Dopo anni di inerzia, durante i quali il fenomeno dell’occupazione abusiva di immobili si era esteso a molti quartieri della città, sembra iniziata una sia pur tardiva stagione di sgomberi. Su iniziativa di Prefettura e Questura e con un sostanziale disinteresse dell’amministrazione capitolina.

L’11 agosto si era cominciato con l’edificio ex Inps di via di Quintavalle a Cinecittà mentre sabato 19 è stata la volta del palazzo ex sede della Federconsorzi in via Curtatone, a due passi dalla stazione Termini.

Dal 2013 l’edificio ex sede della Federconsorzi era abitato da un migliaio di rifugiati e richiedenti asilo provenienti soprattutto dal Corno d’Africa. Dopo essere stati portati nell’ufficio immigrazione della Questura di via Patini per l’identificazione dei documenti, molti di loro sono stati riportati in via Curtatone. «Non sappiamo dove andare, dormiremo per strada»: questo l’annuncio di molti dei rifugiati che hanno passato la notte nei giardinetti della piazza a due passi dalla stazione Termini.

Nello stabile restano però altri cento migranti considerati «situazioni fragili». Secondo quanto si è appreso, si tratta di 64 adulti e 35 minori, tra cui bambini. In attesa che vengano perfezionate le procedure di assistenza rimarranno all’interno dell’edificio. Complessivamente nel palazzo occupato c’erano 400 adulti e 35 minori. Sono state controllate tutte le posizioni e si tratterebbe di quasi tutti richiedenti asilo. Sull’emergenza migranti a Roma si era espresso, a sgombero avvenuto, il vicesindaco Luca Bergamo. «Il Comune quando si tratta di sgomberi di edifici privati si mobilita per assicurare alle persone, che sono identificate secondo le norme come ‘fragili’, dei posti dove alloggiare. L’accettazione di questa offerta, però, è volontaria, non obbligatoria e talvolta non avviene».

Le operazioni di sgombero sono avvenute in un clima relativamente tranquillo e senza incidenti, diversamente da quanto era accaduto l’11 agosto in occasione dello sgombero dell’edificio ex Inps di via di Quintavalle a Centocelle. Un centinaio di famiglie, con diversi bambini, si erano rifugiate sul tetto. Gli occupanti erano scesi dopo una trattativa con le forze dell’ordine che li avevano raggiunti sul tetto della struttura.

Nel frattempo circa cento manifestanti dell’ultrasinistra avevano dato vita a un corteo di solidarietà che si era mosso dall’edificio fino alla chiesa di Don Bosco. Al termine delle operazioni, a cui hanno partecipato anche carabinieri e guardia di Finanza, erano state tratte in arresto 11 persone per aver aggredito gli agenti e 37 denunciate. Gli sgomberati «organizzati» si erano poi accampati sotto il portico della chiesa in piazza dei Santi Apostoli con tende, lettini e beni di prima necessità.

Vincenzo Fratta

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