A COLLOQUIO CON LAURA CORROTTI

«I bambini e la sanità
prima di tutto»

 

«Ho paura dell’inciviltà e della maleducazione, della mancanza di rispetto per il prossimo»: è perentoria nel suo giudizio il consigliere della Regione Lazio, Laura Corrotti, esattamente come il suo ruolo impone. Ma va oltre. Non è disposta al compromesso, punta il dito contro tutto quello che non risponde ad una morale strettissima e ad una etica sociale che consenta libertà di azione e di giudizio a chiunque.

La sua «Utopia» è un mondo fatto di giustizia e non giustizialismo, democrazia e non tirannia, ma soprattutto benessere e sicurezza per tutti i bambini, il fulcro dell’intero suo pensiero, ricorrente nella tutela dei minori e delle persone sfortunate e svantaggiate.

«È incredibile pensare che l’80% delle nostre scuole non ha l’agibilità – afferma il consigliere – e il caso di Ardea, dove il sindaco ha chiuso la scuola e lasciato a casa 180 bambini per oltre 2 settimane a causa di rischi connessi alla struttura del plesso scolastico, è emblematico. Anziché pensare al bene dei piccoli, ha optato per eliminare il problema alla radice, senza preoccuparsi di loro. Occorre un monitoraggio continuo da parte dell’ente Regione e uno stanziamento di denaro per consentire che le strutture siano tutte normate sotto il profilo della sicurezza e dell’igiene; ne va della salute e del benessere dei nostri piccoli. Questo ha senza dubbio la priorità su tutto».

È leggera nel suo modo di esporre i problemi, seria e determinata nel proporre le soluzioni, Laura Corrotti. Nonostante la sua giovane età, che traspare immediatamente, ha coscienza del grande lavoro che c’è da fare in Regione Lazio, e delle criticità su cui insistere per portare a galla il problema e aggredirlo: Sanità, tutela del territorio, scuole e formazione, volontariato. E non solo.

«Cominciamo dalla sanità: la nostra Regione era un fiore all’occhiello nel servizio sanitario nazionale, oggi non è più così. Troppi reparti chiusi negli ospedali, carenza di personale medico e infermieristico e servizi non all’altezza della richiesta dell’utenza. Il nostro presidente Zingaretti ha avuto ben sei anni per mettere mano al problema, ma nonostante una campagna promozionale che esalta una sanità perfetta, non ha risolto nemmeno una di queste emergenze. In Consiglio non viene mai se non quando c’è il rischio di non avere la maggioranza, peraltro ora da segretario di partito ha ben altri problemi da affrontare.

Non voglio trascurare neanche l’Ares 118: la Croce Rossa Italiana non versa in condizioni dignitose. Mi hanno parlato di stipendi non pagati da mesi agli operatori, di presìdi non disinfettati e carenza di ambulanze. C’è un esposto in Procura che sintetizza e stigmatizza il disagio del servizio di emergenza.

La Protezione Civile non naviga in acque migliori: ho intenzione di rimettere mano alle procedure utilizzate dai volontari, che vanno lodati a prescindere per il grande lavoro che fanno. Ma standardizzare la procedure per formare i formatori e utilizzare finalmente un protocollo unico per tutti, mi sembra necessario per garantire un servizio migliore e sicuro, sia per i volontari che per le persone che vengono assistite».

Sulla tutela del territorio, nella cui commissione regionale occupa la poltrona da vicepresidente, Corrotti è lapidaria: «La legge regionale n.6 del 2002 va rivista totalmente. Pensare che il maggior Pil del Lazio derivi dal turismo e dagli stabilimenti balneari e prendere coscienza che si sta facendo di tutto per dirottare queste risorse altrove, mi fa rabbia. È necessaria una mappatura del territorio e dei servizi, senza perdere di vista la criticità principale che va affrontata e risolta: l’erosione costiera sul nostro litorale. A Rimini e Riccione hanno una situazione simile alla nostra, loro ci sono riusciti, possiamo farlo anche noi».

Ospite di Radioriskiozero, Laura Corrotti ha anche parlato di sicurezza nei luoghi di culto: «Non di rado si scoprono situazioni improponibili con luoghi di preghiera ricavati in garage e scantinati malsani e pericolosi. Non vi è una normativa specifica in materia e, dopo una adeguata mappatura, ho avanzato una proposta di legge regionale sui luoghi di culto, che diventino finalmente sicuri e dignitosi per chi li frequenta».

Sollecitata sui rischi maggiori che corre la regione Lazio, il consigliere della Lega non ha esitazioni: «Il problema rifiuti è quello più presente nel nostro territorio. –afferma – Non ci sono impianti di smaltimento che funzionino, nei nostri cieli ci sono sostanze tossiche e un alto inquinamento, le strade sono invase dai rifiuti, con mancanza di decoro in primis, ma anche con altissimi rischi sanitari e di malattie per chiunque le frequenti».

Infine, da buona millennial o su di lì, Laura Corrotti si lascia andare ad una confessione: «Considero i social un mezzo di comunicazione, e per questo motivo ho fatto stanziare dei fondi per insegnare nelle scuole ad utilizzarli nel modo corretto. Li utilizzo anche io, non bene come il nostro Ministro (Matteo Salvini ndr), ma sicuramente in maniera produttiva. Ho una canale social, Legame, che utilizzo per rispondere in video a chiunque mi presenti un problema. Una sorta di front office con l’utenza, da cui posso prendere spunto per essere utile in qualità di amministratore. Almeno ci provo». E sorride.

Carmine D’Urso

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