POMEZIA

Gatti uccisi e pedoni a rischio
a Roma Due

I pericoli di viale delle Arti nel comprensorio Roma Due di Pomezia

 

Dobbiamo nuovamente intervenire, ad un anno e mezzo di distanza dal nostro articolo sugli investimenti di gatti nell’area residenziale di Roma Due a Pomezia, su questo penoso argomento e lo facciamo con grande tristezza, perché il gatto investito, appartenente alla colonia felina «I gatti di Torre Maggiore», di nome Tigro, era conosciuto e benvoluto dai volontari e anche da tutti quegli abitanti del comprensorio che vivono in rispettosa armonia con i membri della colonia.

Al Roma Due di Pomezia è strage di gatti della colonia felina «Torre Maggiore» Ieri pomeriggio, Tigro si stava scaldando al sole sul sellino di una Vespa, come era sua abitudine; la sera, un’automobile, forse un Suv bianco, procedendo a tutta velocità su Viale delle Arti, la strada ad anello che circonda il comprensorio di Roma 2, lo ha preso in pieno e scagliato in aria, lasciandolo agonizzante sull’asfalto senza soccorrerlo.

Alcuni testimoni affacciati hanno visto l’auto investire l’animale e fuggire velocemente nell’oscurità senza fermarsi. Qualcuno ha subito scritto un post su Facebook, pubblicando anche la foto della bestiolina. Una persona pietosa è scesa ed ha spostato Tigro sul marciapiede, ma oramai non c’era più nulla da fare.

La difesa costituzionale degli animali

Sia chiaro un concetto: ognuno ha la sua sensibilità, ognuno ama gli animali a modo suo, ma la legge italiana li difende.

La Costituzione Italiana, all’articolo 9, «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

La legge quadro n.281 del 1991 riconosce il diritto alla vita e alla protezione degli animali, randagi o meno, mentre l’articolo 544-bis del Codice Penale prevede il reato di uccisione di animale – punito con la reclusione da quattro mesi a due anni – tutte le volte in cui viene procurata la morte dell’animale per crudeltà o senza necessità.

Secondo la Cassazione, tale reato si può configurare non solo con una condotta attiva, ma anche passiva: tale è ad esempio quella di chi non presta soccorso al cane o gatto investito. Risultato: se è vero che l’omissione di soccorso della bestia investita è solo un illecito amministrativo, qualora da ciò derivi la morte dell’animale stesso scatta il reato.

I volontari di Torre Maggiore

L’agguerrita pattuglia di volontari de I gatti di Torre Maggiore, guidati dal responsabile Salvatore Verde, sempre in prima linea nelle battaglie che riguardano la sicurezza e la vivibilità del quartiere, questa volta non vuole che ciò che è successo passi sotto silenzio, per rispetto di Tigro e dei residenti di Roma 2.

Fermo restando la volontà di procedere con una denuncia alle autorità competenti qualora il colpevole dell’inutile uccisione venga identificato senza il minimo dubbio, sta promuovendo un invio di mail al Comune di Pomezia e al Comando della Polizia Municipale per richiedere «la collocazione da parte di codesto comune di limitatori di velocità e l’aumento della segnaletica lungo la sede stradale di Viale delle Arti e Via Cesare Fiorucci».

In verità, sul manto stradale sono già installati quattro dossi per la riduzione della velocità, che però sono insufficienti e distanziatissimi fra di loro, in quanto l’anello d’asfalto che percorre il comprensorio è lungo circa due chilometri.

In pericolo anche i pedoni

Questo ennesimo investimento insegna che gli esseri più deboli o le persone momentaneamente distratte possono correre grandi pericoli se non si pone fine all’assurda abitudine di correre come pazzi nell’area residenziale di Roma 2.

Qui i bambini di ogni età scorrazzano liberamente, ignari di cosa potrebbe capitare loro se uno scellerato premesse troppo l’acceleratore. A questo si aggiungono i numerosi runner che si allenano di mattina molto presto, di giorno e di sera, le persone in monopattino, che magari vanno o vengono dalla stazione, i camminatori, i tanti ciclisti, nonché le famiglie con bimbi piccoli che semplicemente passeggiano per godere di un momento di svago.

«Buon ponte, Tigro, sarai sempre nei nostri cuori. Speriamo di riuscire a fare giustizia, stavolta», recita il commovente post di una volontaria.

E noi non possiamo che essere d’accordo e sperare che finalmente le autorità preposte intervengano, per il bene di tutti.

S.R.

 

 

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