PIANETA STAZIONI

Due ladri di gioielli
fermati a Termini

 

Ancora notizie (brutte) dalla Stazione Termini, stazione che potremmo definire il ventre molle di questa città, dove le storie di cronaca nera si intersecano con le vite disperate dei disperati, di quei clochard che albergano dentro e nei dintorni della stazione, che si dimostra un padrone di casa generoso, che non sfratta mai nessuno e non ti chiede l’affitto a fine mese. Iniziamo con l’arresto di due ladri di gioielli sorpresi dalla Polfer a scambiarsi la refurtiva. Il tutto è avvenuto quando, nell’ambito dei controlli ad «Alto Impatto» attuati dalla Polizia Ferroviaria alla stazione romana, gli agenti hanno fermato due cittadini stranieri notati mentre si scambiavano degli anelli, risultati poi sottratti da un esercizio commerciale situato all’interno dello scalo. Gli agenti li hanno bloccati, perquisiti e recuperato quanto sottratto alla gioielleria. I due uomini sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e la refurtiva è stata riconsegnata al negoziante.

Un ragazzo romeno picchiato e rapinato. Poi non poteva non mancare l’ennesima aggressione a Termini. Protagonista, purtroppo per lui, un ragazzo romano di 24 anni circondato da tre nordafricani che l’hanno spinto e picchiato per rapinarlo della catenina in oro. I tre hanno colpito violentemente il giovane con un cazzotto sul torace mentre si accingeva a prendere il treno. A causa della violenza del colpo la giovane vittima si è ritrovata sul marciapiede intontita e dolorante.

I tre sono fuggiti a piedi facendo perdere le loro tracce. Sul posto, oltre la Polfer, è accorsa anche una volante della polizia e il 118 che ha provveduto a soccorrere il giovane. Si cercherà ora soprattutto con l’ausilio delle telecamere di risalire all’identificazione dei tre rapinatori.

Specialmente la sera si vedono davvero brutte vite qui intorno Termini, le vite di ha perso. C’è chi considera questa brutta vita solo una parentesi, e magari si chiede quante vite dovrà vivere prima di viverne una più bella. Immaginiamo quanto possa essere difficile vivere in un continuo viaggio e se non sia una rinuncia troppo grande rimanere lontano dal proprio paese, specie se, nel paese dove hai deciso di fermarti, non ti vogliono.

Quello che auguriamo a tutte le vite dei disperati di Termini è di trovare un posto chiamato «casa», ovunque esso sia…

Marco Biccheri

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