DON BOSCO

Gli abitanti del quartiere
bocciano la Ztl Fascia Verde

La raccolta di firme in piazza Don Bosco contro la Ztl Fascia Verde promossa da Movimento Cantiere Italia sabato 17 giugno 2023

 

Proseguono in tutti i quartieri di Roma le raccolte di firme contro l’introduzione della Ztl Fascia Verde promosse da comitati di quartiere, comitati spontanei e organizzazioni politiche. Sabato 17 giugno è stata la volta del Movimento Cantiere Italia (Mci) che ha organizzato un presidio in piazza San Giovanni Bosco.

No alla Delibera Gualtieri che istituisce la Ztl Fascia VerdeNella sua prima versione la Delibera di introduzione a partire dal prossimo novembre della Ztl Fascia Verde concepita dal sindaco Gualtieri e dalla sua Giunta era un obbrobrio che ha subito suscitato sacrosante proteste di moltissimi cittadini, inducendo il Campidoglio a una parziale marcia indietro, prospettando una serie di modifiche che rendono il testo originale un po’ meno insensato.

Attenzione, però. Primo: a tutt’oggi quelle rettifiche non si sono tradotte in atti concreti.

Secondo: l’impressione, per non dire la certezza, è che da parte di Gualtieri & C. non ci sia stato affatto un autentico ripensamento, riguardo all’approccio dogmatico e supponente con cui avevano elaborato le loro drastiche restrizioni «a tavolino».

Incertezza sulle modifiche annunciate

I passi indietro che hanno fatto, anzi annunciato, appaiono nulla di più che una modesta concessione al malcontento popolare. In attesa di tornare al disegno originario.

Come si dice, una ritirata strategica. Che prelude, o prima o dopo, a delle nuove offensive. Imperniate sulla stessa logica, che è quella della sedicente «rivoluzione green», e impregnate dello stesso autoritarismo spocchioso, tipico di tanti/troppi tecnocrati dalla Commissione Ue in giù.

È proprio questo il nocciolo della questione. Persino al di là del caso particolare, che pure rimane grave e quanto mai concreto per i danni che va a procurare, a infliggere, a tutti quelli che non sono in grado di acquistare un veicolo più recente. E che tuttavia hanno bisogno di entrare comunque a Roma, non solo occasionalmente ma con assiduità, non per svago e tantomeno per capriccio, ma per lavoro o per altri ottimi motivi.

Essenziale non abbassare la guardia

Dopo il primo presidio il 20 maggio al Gianicolo e quello del 17 giugno, a Don Bosco il Movimento Cantiere Italia proseguirà con i banchetti per la raccolta delle firme contro la Ztl Fascia Verde in diversi quartieri della città, dal centro alla periferia.

«Tra i cittadini c’è rabbia per il provvedimento e molta voglia di far sentire la propria voce — ha dichiarato il presidente di Mci Gerardo Valentini — ed è importante raccogliere le loro voci, confrontarsi con le loro opinioni.

Democrazia viva, quotidiana, normale. Fatta di cittadini che si incontrano e che, per prima cosa, vogliono confrontarsi tra di loro. Al di là dei tiggì e dei social. Ritrovando la fiducia, o quantomeno la speranza, di essere partecipi delle decisioni collettive. Che non possono dipendere solo dall’esito delle elezioni, ridotte ad appuntamento (o messinscena) quinquennale».

Partecipazione come antidoto all’astensionismo

«L’unico antidoto all’astensionismo di massa sta in questo. Sta nel riattivare in quante più persone possibile la scintilla del coinvolgimento nella vita pubblica.

Oggi la Ztl-Fascia Verde. Domani un altro problema, anch’esso sostanziale e pressante, che va tirato fuori dal limbo delle questioni che rimangono eternamente in sospeso. Come la crescente pericolosità della Stazione Termini e delle strade limitrofe, per citarne solo una.

Il sindaco Gualtieri e la sua giunta devono stamparselo in testa: la bonifica del territorio urbano, ripulendo le ‘terre di nessuno’ in cui spadroneggiano gli sbandati e i criminali, non è certo meno importante e urgente della bonifica dell’aria.

I romani devono tornare a respirare liberamente. Ma in tutti i sensi».

Erica Di Santo

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