LE ELEZIONI IN SICILIA

È Nello Musumeci
il nuovo presidente

 

Nello Musumeci, 62 anni, di Militello in Val di Catania, bancario iscritto all’Ugl Credito, giornalista pubblicista, è un politico di lungo corso, esponente storico e di primo piano della destra siciliana. Proposto da Fratelli d’Italia e candidato superando le iniziali resistenze di Forza Italia, ha guidato uno schieramento comprendente la sua lista DiventeràBellissima, la Lega di Salvini, l’UdC di Cesa e i Popolari e Autonomisti. Sul suo nome si è dunque compattato tutto il centrodestra.

Nel suo primo discorso dopo la vittoria, due i punti più importanti toccati dal neo presidente. Il primo è la dedica ai suoi figli e a tutti i giovani della Sicilia. «Voglio dedicare questa vittoria ai miei tre figli (uno è scomparso prematuramente nel 2013) e a tutti i figli dei siciliani. Hanno diritto a un futuro migliore». Il neo governatore della Sicilia Nello Musumeci lo dice dal suo comitato elettorale, dopo una giornata di silenzio: «Chi mi conosce sa che sono particolarmente prudente e volevo avere la certezza di un risultato consolidato. Sono felice di avere ricevuto il consenso di un ruolo di grande responsabilità. Voglio essere e sarò il presidente di tutti i siciliani».

Il secondo è la consapevolezza e al tempo stesso l’invito al centro-destra di considerare la vittoria conseguita nell’isola come lo stimolo per riportare il centro destra al governo nelle prossime politiche di primavera: «Questo è un risultato di rilevanza nazionale. Il centrodestra si ricompone e apre la strada a un appuntamento politico importante che nella prossima primavera dovrà dare all’Italia un governo degno di questo nome».

Nello Musumeci è un politico che ha alle spalle una bella storia di impegno, competenza e coerenza. È entrato in politica a 15 anni nelle file della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano. A vent’anni è stato eletto consigliere comunale nella sua città. A trentadue anni segretario provinciale del Msi. Ha poi rivestito il ruolo di consigliere provinciale di Catania dal 1990 fino al 1993. L’anno successivo, è stato il primo presidente di Provincia eletto direttamente. Per tre legislature è stato eletto deputato, con Alleanza nazionale, al Parlamento europeo (1994-2009).

Durante e dopo la preoccupante eruzione dell’Etna del 2001 è stato commissario del governo per l’emergenza e la ricostruzione sul vulcano. Nel settembre 2005 – in polemica con Gianfranco Fini» ha abbandonato Alleanza Nazionale e fondato «Alleanza Siciliana», movimento autonomista di destra a carattere regionale. Nel 2008 consigliere comunale nel capoluogo etneo. Tre anni dopo è entrato a far parte del governo Berlusconi, quale sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali. Candidato presidente nel 2012, con il 25,7% dei consensi è stato sconfitto da Rosario Crocetta che ha avuto il 30,5%.

Nel 2015 ha fondato il movimento politico siciliano DiventeràBellissima, che rievoca le parole del giudice Paolo Borsellino. Nel 2013 è stato eletto all’unanimità presidente della Commissione regionale antimafia. Ha annunciato che la presidenza della Regione sarà l’ultima tappa della sua lunga esperienza politica.

Nello Musumeci ha conquistato la vittoria ottenendo il 39,9%, il candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancellieri ha raggiunto il 34,6%. Fabrizio Micari del Pd si ferma al 18,6%, con la lista di Alfano che lo sosteneva resta fuori dall’Assemblea. Claudio Fava con il 6,1 e Roberto La Rosa, con lo 0,7 %. L’affluenza in queste elezioni è stata del 46,75% (2.179.122 votanti su 4.661.111), alle regionali del 2012 era stata del 47,41 %. Nel suo paese natale, Militello in Val di Catania, il neo presidente della Regione ha ottenuto 2.993, il 75,49%.

Musumeci conquista anche la maggioranza in Assemblea, con 36 seggi su 70. 12 seggi vanno a Forza Italia, 5 ai Popolari e Autonomisti, 5 all’Udc, 4 a DiventeràBellissima, 3 a Fratelli d’Italia-Noi con Salvini. Ad essi vanno aggiunti il presidente e i sei componenti il suo listino (riconducibili due a Fi e uno ad ognuna delle altre liste della coalizione vincente).

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