NASCE «VERDE È POPOLARE»

Prove di intesa
fra cattolici e ambientalisti

Verde è Popolare, la nuova sfida di Gianfranco Rotondi

 

L’iniziativa intrapresa da Gianfranco Rotondi con la costituzione, sabato 25 settembre, di Verde è Popolare può ben essere considerata una prova di «aggregazione» in vista delle prossime elezioni politiche.

Verde è Popolare, la nuova sfida di Gianfranco RotondiIl parlamentare cattolico insieme a Giampiero Catone e molti altri, si sono dati appuntamento ad Assisi in località Santa Maria degli Angeli, per costituire un contenitore, sicuramente di Centro, che dovrebbe accogliere ambientalisti e cattolici.

La cornice è quella appropriata, in pieno spirito francescano e in linea con l’enciclica «Laudato Sì», che Papa Francesco ha posto fra le colonne della Dottrina Sociale della Chiesa.

Il messaggio, contenuto in una nota, è forte e chiaro: «Il verde è il colore della speranza, il segno concreto della fertilità e del rinnovarsi della vita, il motivo ispiratore di una rinnovata e vasta attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio.

Un’attenzione testimoniata da movimenti e formazioni politiche che si definiscono perciò Verdi, ma testimoniando contemporaneamente un’ispirazione declinata su versioni spesso vaghe, generiche e fra loro contradditorie.

Non basta infatti sostenere di essere impegnati sul versante della tutela dell’ambiente, senza che questa scelta poggi su solide fondamenta ideali, radicate nella nostra identità civile e storica e sulla consapevolezza della universalità della realtà e degli obbiettivi legati a una cultura dell’ambiente saldata però ai principi della centralità della persona, al suo valore essenziale e al rapporto che la lega alla famiglia e alla comunità.

Ad oggi, l’unica cultura interamente basata sul rapporto fecondo e incontestabile fra ambiente, persona e comunità è quella cristiana, senza disconoscere i contributi di altre culture e fedi, ma avvertendone i limiti propri sulla difficile soglia fra materia e spirito, fra immanente ed eterno.

Universale e senza tempo è infatti il legame fra ambiente e diritti essenziali, alla salute, al lavoro alla cittadinanza e perciò sarebbe sterile una politica che, pur declinando questi diritti, sia priva di un forte respiro etico, suscitatore di passione civile.

Per l’insieme di queste ragioni nasce ‘Verde è Popolare’ che intende riscoprire il versante che lega tradizioni testimonianze e prassi politica del popolarismo e l’obbiettivo di un ambiente da organizzare e curare mai dimenticando i diritti della persona, ivi compreso quello allo sviluppo.

Un ambiente da gestire con risolutezza e responsabilità nei principi e nelle azioni, facendone sempre il segno di una contiguità e non di una dicotomia fra sviluppo economico, valorizzazione degli aspetti produttivi del territorio e valorizzazione dell’ambiente».

Ernesta Cambiotti

 

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