GERMANIA
Morto Kohl, padre
della riunificazione

L’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl si è spento, il 16 giugno, dopo una lunga malattia, nella sua casa di Ludwigshafen, la città dove era nato 87 anni fa.

Esponente e leader della Cdu, Kohl è stato il cancelliere più longevo dai tempi di Otto von Bismarck, restando in carica dal 1982 al 1998, ma soprattutto è stato l’artefice della riunificazione tedesca, completata a tempo di record il 3 ottobre del 1990.

Due i momenti salienti della sua azione di statista sono stati il consolidamento dell’asse franco-tedesco e la riunificazione della sua Patria divisa dopo la sconfitta nel secondo conflitto mondiale.

Il primo fu sancito nel 1984 quando Kohl si recò a Verdum, con il presidente francese François Mitterrand per ricordare insieme i caduti in guerra, chiudere per sempre i conflitti fra Francia e Germania, e dare sostanza all’asse fra i due Paesi che avrebbe dato l’impulso decisivo all’integrazione europea.

Il secondo, è stato quando ha saputo concretizzare in pochi mesi il sogno della riunificazione tedesca, realizzata velocemente senza che le voci contrarie che si erano levate un po’ ovunque all’estero, fossero in grado di impedirlo.

Tra i tanti messaggi di cordoglio inviati per la sua morte abbiamo scelto di riportare quello di Thomas Sternberg, presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK): «Per il grande politico e statista Helmut Kohl la sua fede cristiana è sempre stata fondamento e orientamento. Segnato dalle amare esperienze del passato, si è dedicato alla cooperazione tra i popoli d’Europa guidato da una visione ampia e coinvolgendo tutte le sue forze. Il processo di unificazione europea è diventato così il compito della sua vita. Su questa base ha contribuito in modo sostanziale, con grande senso dello sviluppo storico e con grande coraggio nella sua responsabilità politica, alla riunificazione della Germania.

Lascia un commento