PERÙ

Un cambio di presidente
per uscire dalla crisi

Francisco Sagasti è il nuovo presidente del Perù

 

Con il nuovo presidente ad interim Francisco Sagasti, il quarto dal 2016 ad oggi, il Perù prova ad uscire dalla crisi politica nel quale è precipitato a causa della corruzione che sembra aver colpito la sua classe dirigente.

Francisco Sagasti, nuovo presidente del Perù
Francisco Sagasti

Il Congresso peruviano dopo giorni di crisi e violenze, sfociate domenica nella morte di due manifestanti, ha infatti nominato Sagasti presidente ad interim in sostituzione del dimissionario Manuel Merino, subentrato appena una settimana prima a Martin Vizcarra, costretto a sua volta a lasciare l’incarico per una storia di presunte tangenti.

Sagasti, esponente del partito di centrodestra Morado, ha ottenuto 97 voti a favore e 26 contrari e ha giurato ieri come presidente ad interim per portare il paese alla fine del mandato presidenziale previsto per il prossimo luglio.

L’incarico ad interim si è reso necessario dopo la revoca di Martin Vizcarra a causa di una presunta corruzione avvenuta nel 2011 quando era governatore.

Le elezioni presidenziali e legislative sono previste per l’11 aprile 2021.

Nel corso della cerimonia di giuramento durante la quale Sagasti ha ricevuto la fascia presidenziale per mano del presidente del Congresso, Mirtha Vasquez ha promesso di garantire «la trasparenza del governo» e ha detto che si sottoporrà a qualsiasi atto di controllo promettendo di «rafforzare l’istruzione nazionale».

Dopo essere stato nominato Sagasti, ha espresso la speranza che il paese possa uscire presto dalla crisi politica in cui è caduto per «costruire un Perù migliore». Il neopresidente ha anche espresso la sua preoccupazione per quanto avvenuto nel corso delle proteste.

Nel frattempo il procuratore nazionale del Perù ha avviato un’indagine preliminare contro Merino, il capo dimissionario del Consiglio dei ministri, Antero Flores-Araoz, e il ministro dell’Interno ad interim, Gaston Rodriguez per il morti e atti di violenza prodotti durante le manifestazioni dei cittadini. Lo ha annunciato il procuratore Zoraida Avalos attraverso un messaggio diffuso dai social.

da quanto si apprende i tre sarebbero accusati di «ferite gravi, lievi e sparizioni forzate a danno di persone da determinare, reati commessi nell’ambito di violazione dei diritti umani».

Fabrizio Di Ernesto

 

 

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