IL G20 DI AMBURGO

Primo incontro
tra Trump e Putin

 

In Germania, ad Amburgo al G20 si è tenuto il primo incontro fra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello russo, Vladimir Putin, ed ha prodotto un accordo per il cessate il fuoco nella Siria sudoccidentale, a partire dal 9 luglio a mezzogiorno.

L’incontro si è protratto per oltre due ore e, secondo il segretario di Stato americano Rex Tillerson, che ha annunciato l’intesa, hanno esaminato la possibilità che la tregua possa essere replicata in altre regioni del Paese, protagoniste da oltre sei anni della guerra civile in corso. L’accordo «è la prima indicazione che Stati Uniti e Russia possono lavorare assieme sulla Siria», ha dichiarato Tillerson, che ha partecipato all’incontro insieme al suo omologo russo, Sergei Lavrov.

Il presidente cinese Xi Jinping, seppure senza mai citare gli Stati Uniti, ha dichiarato che «importanti Paesi avanzati creano rischi geopolitici con il loro appello a invertire la globalizzazione e a tornare al protezionismo. La Cina e altri Paesi devono occupare questo vuoto di leadership per evitare una marcia indietro sul commercio internazionale e sul clima».

Il cancelliere Angela Merkel ha dovuto ammettere che «la maggior parte dei Paesi hanno manifestato la volontà di mantenere i commerci aperti» e che comunque «la discussione è difficile».

Le contrapposizioni e i distinguo emersi tra i Paesi partecipanti al G20 di Amburgo, li costringerà, secondo anticipazioni dell’agenzia Tedesca Dpa, a un accordo di compromesso sul «libero commercio e contro il protezionismo».

Per quanto riguarda la lotta al riscaldamento globale, al G20 hanno trovato una soluzione per il comunicato finale, prendendo atto della decisione degli Usa di ritirarsi dall’accordo di Parigi, ma ribadendo l’impegno degli altri 18 paesi e dell’Unione Europea «ad attuare completamente» gli impegni previsti dall’accordo. È invece fallito, per l’opposizione di Russia e Cina, il tentativo di Bruxelles di far inserire nel documento conclusivo l’obiettivo di ottenere delle sanzioni Onu mirate contro i trafficanti di esseri umani.

E così anche il G20 di Amburgo si avvia a conclusione, con intese al ribasso, scontri in piazza, manifestanti violenti fermati e 200 feriti.

Gerardo Valentini

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