Sui social vedo circolare il video del Presidente di El Salvador Nayib Bukele, in cui annuncia le misure che il suo Paese adotterà in vista della diffusione dell’inarrestabile Coronavirus, già presente in tutti i Continenti e dichiarato Pandemia dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità lo scorso 11 marzo 2020.
Il presidente dà un giudizio sprezzante sull’Italia, il paese in cui vivo e del quale sono diventata cittadina e per questo ho deciso di indirizzargli una lettera aperta: «Caro Presidente, mi permetta di esprimere la mia indignazione e disapprovazione per quanto afferma nel suo discorso, dove prende come esempio negativo l’Italia, affermando che questa ‘ha deciso per l’economia’.
Penso sia molto più facile gestire un problema e prendere decisioni di fronte a una crisi che hanno dovuto affrontare altri già in precedenza. Quindi posso apprezzare che lei e il suo governo abbiate tutte le intenzioni di anticipare la diffusione del virus prima che, presumibilmente, entri anche a El Salvador. E le auguro con tutto il cuore che così sia, per potermi congratulare con lei quando l’epidemia di Coronavirus sarà infine terminata.
La situazione che Italia sta vivendo non è facile. L’emergenza è in pieno corso, ed affrontarla comporta un enorme sacrificio da parte dello Stato e dei suoi cittadini. Il numero dei contagiati e delle vittime aumenta ancora costantemente ogni giorno e la situazione minaccia di sfuggire di mano.
Stiamo affrontando un’emergenza sanitaria che ha solo un precedente almeno nel presente secolo, quindi la esorto a seguire e applicare i protocolli che adottato dall’Italia, sacrificando proprio quell’economia a cui lei faceva riferimento.
Gradirei semplicemente che lei, nel seguire ogni giorno, come probabilmente fa, l’evolversi dell’epidemia in Italia e nel resto del mondo, mostrasse più solidarietà ed empatia. Grazie».
Mirtha Racelis Mella