VILLA ADRIANA

Restaurati il Teatro Marittimo
e la Sala dei Filosofi

La Villa dell’Imperatore Adriano a Tivoli, mondialmente conosciuta per il capolavoro della scrittrice francese Marguerite Yourcenar, le Memorie di Adriano del 1951, prima ancora che l’Unesco la dichiarasse nel 1999 Patrimonio dell’Umanità, è un luogo incantevole e incantato alle porte di Roma.

Dopo un lungo restauro durato tre anni, tornano ora ad essere visitabili dal pubblico il Teatro Marittimo, uno dei luoghi più amati dall’Imperatore e l’attigua Sala dei Filosofi. Giovedì 28 giugno, alla presenza del Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con delega ai siti Unesco Ilaria Borletti Buitoni, si è svolta l’inaugurazione dei due ambienti. Un evento che segna l’avvio di un biennio dedicato all’Imperatore, a 1900 anni dalla sua ascesa al trono (117-138).

«La riapertura del Teatro Marittimo – spiega Andrea Bruciati, direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – è il primo atto pratico e al contempo simbolico del nuovo corso dell’Istituto. L’obiettivo è duplice: garantire l’inclusività, ossia far sì che tutti i cittadini possano fruire di questi beni e, attraverso investimenti, riaprire al pubblico aree dismesse o occultate ai visitatori per troppo tempo».

Dopo il Teatro Marittimo e Sala dei Filosofi si conta di riaprire al pubblico altri ambienti della Villa: entro l’anno la Mensa Ponderaria e il Santuario e, nel 2018, la Palestra e il Teatro greco. Un passo importante che racconta un’intera filosofia di lavoro. «Vorrei che dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – afferma Bruciati – fosse un unico organismo capace di farsi piattaforma attiva di pensiero e stimolo per la comunità e pure per l’economia, visto che noi generiamo indotto. Nella pratica questo si tradurrà in misure come l’istituzione del biglietto unico e la creazione di un servizio di navetta per mettere in collegamento diretto tutte le strutture. Poi, penso all’apertura degli spazi il lunedì pomeriggio. Non è accettabile che un turista arrivi davanti alla Villa e la trovi chiusa».

Il Teatro Marittimo (118-125 d.C.) è uno degli ambienti più interessanti di Villa Adriana per la sua peculiare concezione architettonica, fonte perenne di ispirazione per l’architettura moderna. «La sua perfetta forma ad anelli concentrici – scrive la Sovrintendente ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Viterbo Alfonsina Russo – fu ideata come snodo per accedere agli edifici circostanti, ma la presenza di una domus in miniatura sulla ‘isola centrale’ ne denota anche la destinazione a ‘ritiro’ dell’Imperatore, ove coltivare l’otium letterario e filosofico, ruolo sottolineato dalla vicina Sala dei Filosofi», una biblioteca. Il nome di fantasia Teatro Marittimo si deve alle originali decorazioni degli architravi con mostri marini, che alla riscoperta della Villa nel Rinascimento furono asportati come preziosi souvenir.

Vincenzo Fratta

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