GUIDONIA

Chi guiderà
il Consiglio Comunale?

Ancora gocciolanti le bottiglie di prosecco vuotate nella notte folle del cambiamento, quella della vittoria di Michel Barbet al ballottaggio per la poltrona di sindaco di Guidonia Montecelio, gli assonnati consiglieri del Movimento cinque Stelle si danno appuntamento nella desertica piazza Matteotti, di fronte a Palazzo Guidoni. Tra loro il più vecchio, in quanto ad esperienza di governo, Giuliano Santoboni, fa da apripista ai giovani novizi, al caldo di un 26 giugno afoso e dolce al contempo, illuminato quasi fosse una metafora del nuovo corso amministrativo pentastellato. Si schermisce, Santoboni, e sorride all’ipotesi che possa diventare lui il riferimento dell’intero consiglio comunale: «Smentisco in maniera decisa l’idea che possa diventare io il presidente del Consiglio Comunale. Il mio posto in questo momento è sui banchi della maggioranza. Resto a disposizione del sindaco Barbet e dell’intero gruppo, anche perché la mia esperienza deve essere spesa insieme al resto della maggioranza, qualora ve ne fosse bisogno, e in nessun altro posto». Il day after regala una insolita sovraesposizione mediatica al M5S guidoniano, ma Santoboni non si scompone: «Colgo l’occasione per dire che mi dispiace deludere i media che vorranno presto fare accentramento da gossip. Siamo per la politica e per la politica fatta bene. Ci aspettiamo quindi dai media una critica costruttiva per il bene della città, nient’altro.

Ad esempio, appena insediati le scuole sono il primo provvedimento. Le famiglie hanno patito ogni genere di maltrattamento da parte della scorsa amministrazione comunale, ora basta. Ce lo hanno chiesto i genitori, i bambini e le scuole, di intervenire, ora siamo pronti a rispondere come una buona amministrazione deve saper fare».

A quando il primo provvedimento amministrativo? «Dato che non dobbiamo subire i calcoli della spartizione delle poltrone, avendo una giunta che punterà in un’unica direzione, i tempi saranno brevissimi. Saranno dettati più dal calendario amministrativo che da noi. Il tempo necessario a scrivere i provvedimenti e poi convocheremo immediatamente il Consiglio. Fosse per noi, nel primo consiglio comunale vorremmo già votare i primi provvedimenti, compatibilmente con la parte istituzionale e la proclamazione degli eletti, con la conseguente burocrazia, ci riteniamo pronti a prendere tutte le decisioni che occorrono».

Grava su Guidonia Montecelio la bassissima percentuale di votanti al ballottaggio: «L’astensionismo è stato effettivamente da record, e ogni punto percentuale è una aggravante sulla nostra responsabilità. Lavoreremo per riavvicinare al comune coloro che hanno preferito andare al mare anziché venire a votare». Infine un pensiero collaborativo con chi sarà ai banchi della minoranza: «Personalmente ho avuto modo di lavorare con alcuni dei consiglieri che saranno in opposizione; con loro mi attendo un dialogo, da parte mia ci sarà una apertura totale a progetti costruttivi per la città, non faremo in modo, come è stata usanza consolidata, di far passare solo quelli della maggioranza. Per noi i progetti sono tutti uguali, da ovunque provengano, se sono utili. I colleghi consiglieri troveranno la porta sempre aperta, non ci sarà bisogno di bussare. Perché la nostra è una responsabilità comune, quella nei confronti dei cittadini da parte di tutti i consiglieri».

Un successo inatteso solo per chi ha sempre guardato il Movimento cinque Stelle dall’esterno: «Questo risultato parte da lontano, dall’impegno sul campo da parte di tutti, attivisti e non. Per questo ringrazio gli amici Cubeddu, Di Vittorio e Felici per l’ottimo lavoro svolto insieme nella scorsa consigliatura». Da quel punto siamo partiti per questa incredibile e bellissima vittoria.

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