TRA DIRITTI ED EGOISMI

Ma l’utero in affitto
è «progresso»?

Il dibattito su utero in affitto e registrazione anagrafica

 

Utero in affitto, maternità surrogata, registrazione anagrafica da parte di coppie omosessuali. L’involuzione dell’umanità sui diritti umani è sotto gli occhi di tutti, anche se in molti non la vedono o fingono. Basti pensare che ora tutto ha un prezzo, persino un figlio.

Un coppia omosessuale con due bambini Non è che fino ad ora non lo avesse. Tutt’altro, perché qualcuno, forse, un figlio se lo è comprato comunque, all’estero, perché da noi non era possibile adottarlo.

Tutta questione di soldi…

Ma il figlio adottato non era somigliante ai genitori: colore della pelle, occhi… insomma magari aveva i tratti somatici di un’altra etnia.

Donne usate come «fattrici»

Allora, entra in campo la genetica creando bambini su misura, praticamente perfetti.

Si mette in piedi un mercato per tutte le tasche, meno che per i più poveri, che, al più potranno partecipare al processo «produttivo».

E, sì perché bisogna dirla tutta la verità! In questa società ipocrita e incurante dei diritti basilari, si pensa solo al «prodotto finale» mercificando anche il corpo di giovani donne usate come «fattrici».

Il tutto emerge, quando un «pugno» di madri e padri omosessuali, rivendica il diritto ad esistere dei loro figli.

E ben vengano la dialettica e il confronto su questi temi, che scuotono gli animi, altrimenti si rischia di essere considerati omofobi.

In verità, c’è ben altro sotto, al di là della libertà di essere quello che ognuno è.

I bimbi non li porta la cicogna, che uno sia credente o meno, nascono dall’unione di un uomo e una donna.

In caso di sterilità, arriva l’inseminazione artificiale. Il primo passo della scienza…

Arriveremo alla clonazione e alla gestazione artificiale?

Ma il bambino non può scegliere

Ormai tutto è possibile, perché, in fondo è la «vita» a non contare più nulla. Guerre, violenze, rapimento di esseri umani, bambini compresi, eccetera.

Viviamo in un mondo e in un tempo segnati dalla crudeltà, dall’ingiustizia, dalla povertà, dall’ignoranza dei diritti basilari.

Ci «incartiamo» sull’iscrizione in anagrafe dei figli delle coppie arcobaleno.

Dimenticando che il nascituro non può decidere, non può scegliere. Qualcuno lo fa per lui, con fredda determinazione. Sempre in tema di diritti…

E intanto affondiamo, sempre di più, resi ciechi e inconsapevoli da una sospetta «manipolazione delle menti», forse, da parte di qualcuno che vuole che il mondo vada così!

Ernesta Cambiotti

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