Con la pubblicazione, il 1 luglio scorso, del Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, firmato dai ministri Pichetto e Lollobrigida, si accelera la modifica della legge 157/92, attuata con l’ultima legge di bilancio, autorizzando — senza dubbi o vergogna — la «caccia selvaggia» agli animali selvatici.
Il Piano permette di cacciare, di fatto, gran parte delle specie selvatiche, su tutto il territorio, comprese le città e le aree protette.
Non solo. Chiunque sia in possesso di licenza di caccia, potrà uccidere ogni creatura che oserà transitare nella proprietà.
La foglia di fico dei corsi Ispra
Fa sorridere la previsione di corsi specifici in conformità a programmi predisposti dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Lo step successivo, sarà l’attuazione del Piano da parte delle Regioni.
Chissà se gli italiani saranno in grado di elaborare velocemente le ripercussioni di tutto questo?
Le aree urbane saranno teatro di «spedizioni» di cacciatori, società private, ditte specializzate, operatori professionali, cooperative e singoli professionisti, che potranno utilizzare fucili da caccia, archi, armi ad aria compressa e strumenti come visori notturni e silenziatori.
La sicurezza pubblica a rischio
Stavolta la realtà potrebbe superare la fantasia: nel mirino daini, cervi, cerbiatti, ghiri, eccetera, per arrivare ai anche i cani ibridati.
Che fine farà la sicurezza pubblica? In quanti si sentiranno autorizzati a diventare nuovi Rambo, per eliminare i cosiddetti «fastidiosi» selvatici e non solo, che avranno l’ardire di transitare nei parchi, nelle strade, vicino alle abitazioni o nei campi?
Non bastano le vittime della normale attività venatoria? Per chi ha voluto tutto questo, e sappiamo benissimo di chi si tratta, sarà un vittoria vera?
Lo sterminio dei cinghiali — che potrebbe forse arrivare alla loro eradicazione — è realmente giustificato dalla presenza sul territorio italiano di alcuni focolai di Peste Suina Africana, non pericolosa per animali e umani?
I dichiarati danni all’agricoltura e l’esiguo numero degli incidenti stradali, sono tali da allarmare e gettare nel panico i comuni cittadini che potrebbero diventare possibili vittime di verosimili incidenti in misura potenzialmente maggiore di quanto avvenuto sino ad oggi?
Gli italiani riflettano sul potere di alcune lobby e sugli effetti. In fondo quella di Cappuccetto Rosso era solo una favola…
Ernesta Cambiotti