FOLIGNO

L’uccisione dei cuccioli
e il diritto alla sicurezza

Il servizio delle Iene sulla barbara uccisione di una cagnolina e dei suoi quatto cuccioli a Foligno porta alla ribalta inquietanti interrogativi a cui le istituzioni e il legislatore hanno l’obbligo di rispondere. Servono leggi chiare e pene severe, sebbene il codice penale dedichi un titolo ai reati contro gli animali, si rilevano pene inadeguate alla gravità delle azioni. Per non parlare della depenalizzazione di altri. Non mi convincono affatto le giustificazioni di coloro che se la cavano dicendo che l’uccisione di un cane è meno grave di quella di una persona, ma non è così un assassinio è un assassinio, è togliere una vita. Nel caso di Foligno troviamo pure le sevizie, una crudeltà inaudita, che dimostra solo malvagità da parte di chi ha compiuto il gesto. Non solo, ma le sevizie, potrebbero avere procurato un godimento tale da volere essere replicato su altri soggetti, anche umani.

Sarà la magistratura, spero il prima possibile, ad accertare i fatti, individuarne l’autore e a comminare le pene. Quello che non vorrei sentire è che chi ha assassinato così barbaramente una mamma e i suoi quattro cuccioli, ha problemi psichici e, magari, la fa franca. Se ci sono persone con problemi o turbe psichiche e quindi potenzialmente pericolose, bisogna adottare tutte le misure necessarie al fine di tutelare il «mondo che le circonda» ci sono uomini, donne, anziani, bambini, animali e proprietà private che hanno il diritto di inviolabilità. La sicurezza prima di tutto. C’è un’invasione di soggetti nostrani o importati, che non dovrebbero circolare liberamente. Sono pericolosi!

Nelle logica perversa del buonismo, della protezione e dell’accoglienza, stiamo creando una società di «mostri», a volte intoccabili. Non solo ma le forze dell’ordine, spesso hanno le mani legate, in alcuni così vengono addirittura accusate per gli esiti dei loro interventi. C’è il terrore a camminare per strada, il terrore che il vicino, bussi alla porta… tutto questo non è normale. Si attende una risposta urgente e celere, dalla politica e dalle istituzioni.

Ernesta Cambiotti
Presidente Animal Mind Italia sez.Umbria

Il video del servizio delle Iene

 

 

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