Un mese fa, per il mio lavoro di guida turistica, sono tornato a Tivoli con un gruppo di turisti per visitare Villa d’Este, che ho trovato in uno stato di intollerabile degrado.
Premetto che Villa d’Este, insieme con Fontana di Trevi e alle splendide piazze romane, dà una sensazione di grande gioia a chi non l’ha mai vista.
Come si legge nel suo sito Villa d’Este è stata dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità Unesco, in quanto capolavoro del giardino italiano, ricco di un impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche.
I turisti rimangono meravigliati da tanta bellezza e in fondo provano le stesse sensazioni dei grandi viaggiatori dell’Ottocento nonostante oggi il turismo sia di massa.
Conosco e amo quel parco dove sono andato più volte. Non ci tornavo da prima del Covid e devo dire che ho trovato impressionante lo stato di degrado di Villa d’Este.
Le diverse fontane sono invase da muschi e coperte dalla vegetazione. La fontana dei Draghi è diventata illeggibile, e versano in uno stato di pari degrado le Cento fontanelle e le statue nella fontana dell’Aniene.
I sentieri sono spesso chiusi alla visita, bloccato il passaggio con dei vasi così che è sempre più difficile girare liberamente. Si è costretti così a seguire un percorso, cosa che risulta sgradevole soprattutto all’interno del palazzo.
Molti dei getti d’acqua sono infine chiusi, togliendo a Villa d’Este molto del suo fascino.
Luigi Caflisch
pittore e guida turistica