TARANTO

I 100 anni dell’Istituto
Principessa Maria Pia

Ha compiuto 100 anni l'Istituto Principessa Maria Pia di Taranto. La cerimonia si è svolta il 19 dicembre nell'aula magna della sede centrale in via Galilei.

 

L’Istituto Principessa Maria Pia di Taranto è una realtà radicata nel territorio da un secolo. Il 19 dicembre ha infatti festeggiato i suoi primi cento anni nel corso dei quali ha stretto un legame forte con la città, partecipando alla sua vita sociale e culturale.

La sede principale dell'Istituto Principessa Maria Pia in via Galilei a TarantoL’Istituto nacque nel 1923 come Scuola privata di Avviamento Professionale per la Donna, per volere di Filomena Martellotta, una grande educatrice che credeva nell’importanza della formazione scolastica per l’emancipazione delle donne.

La scuola è stata intitolata alla Principessa Maria Pia di Savoia, che era favorevole all’istruzione femminile e voleva che le ragazze avessero la possibilità di coniugare una solida preparazione culturale con le competenze pratiche necessarie per gestire la casa e la famiglia.

La vasta gamma di corsi di studio

Una classe degli anni Trenta dell'Istituto Principessa Maria Pia di TarantoNel corso degli anni, il «Principessa Maria Pia» si è trasformato e ampliato, diventando un Istituto d’Istruzione Superiore che offre una vasta gamma di corsi di studio, sia liceali che tecnici. La scuola ha sempre mantenuto il suo impegno a favore dell’istruzione femminile e della formazione di cittadini responsabili e preparati.

Per iniziativa della fondatrice, nella scuola venne creato il laboratorio per la lavorazione del bisso, con l’obiettivo di recuperare le antiche tecniche di lavorazione dei filamenti fibrosi della Pinna Nobilis e tramandarle alle giovani artigiane.

Il Ministero della Pubblica Istruzione nel 1951 istituì un corso sperimentale dedicato alle giovani che avevano conseguito la Licenza Media o quella di Avviamento, che permetteva di accedere a un corso di studi quinquennale, abilitante per l’insegnamento di Economia domestica e Lavori Femminili.

Una scuola sperimentale

Lezioni di dattilografia in una storica foto dell'Istituto Principessa Maria Pia di TarantoL’Istituto Principessa Maria Pia fu l’unica scuola italiana a sperimentare questo nuovo corso. La sperimentazione fu considerata valida ed efficace, e il Ministero della Pubblica Istruzione decise di trasformare tutte le Scuole di Magistero per la Donna in Istituti Tecnici Femminili. In questo modo, le diplomate di queste scuole ottennero il diritto di accedere alle facoltà universitarie.

L’Istituto «Principessa Maria Pia» ha sempre avuto un forte impegno nel campo dello sport e della cultura. Nel 1961, la scuola ha istituito il Cras, un centro che ha permesso alle atlete del gruppo sportivo scolastico di accedere alle attività federali del Coni. Il centro era aperto anche agli studenti di altre scuole, dimostrando l’impegno dell’Istituto nel promuovere lo sport e la cultura a livello locale.

Verso la fine degli anni Settanta, l’Istituto ha sentito l’esigenza di rinnovarsi per rispondere alle nuove esigenze della società. Nel 1978/79, la scuola ha richiesto ed ottenuto un corso sperimentale quinquennale ad indirizzo biologico-sanitario. Il corso ha permesso all’Istituto di ampliare la sua offerta formativa e di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.

La scuola ha sempre cercato di innovare la sua offerta formativa, per rispondere alle esigenze della società e del mercato del lavoro. Negli anni successivi alla fondazione ha avviato diverse sperimentazioni, che hanno portato all’attuale offerta formativa, che comprende corsi di studio liceali, tecnici e professionali.

Alla direzione dell’Istituto si sono succeduti altri 14 presidi, fino alla Dirigente Scolastica attualmente in carica, la professoressa Giovanna Santoro, che ha avuto l’onore di celebrare il primo centenario del «Principessa Maria Pia».

Una scuola sempre al passo coi tempi nel perseguire l’obiettivo prioritario delle istituzioni scolastiche: lo sviluppo e il miglioramento delle competenze degli studenti, senza tralasciare la cura degli altri valori che connotano ogni essere umano nella sua completezza.

Agostino Fraccascia

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