VENEZIA

I famosi banchi a rotelle
già al macero

Una chiatta trasporta i banchi a rotelle verso la precoce rottamazione

 

I banchi a rotelle sono stata una questione dibattuta spesso nell’ultimo periodo. Notizia di inizio mese è stata che questi banchi, pagati fior di quattrini dal ministero (circa 119 milioni di euro), sarebbero anche fuori norma, oltre a non essere delle proporzioni giuste, sembrerebbe che fossero non conformi alla normativa antincendio.

L'ex Ministro alla Pubblica Istruzione Lucia Azzolina e l'ex commissario per l'emergenza Covid19 Domenico Arcuri A rincarare la dose negli ultimi giorni, è stata una foto dei famosi «banchi a rotelle» che ha fatto il giro del Web in pochissime ore. La foto ritraeva dei banchi su un’imbarcazione da trasporto della laguna che stavano per essere portati al macero.

Un liceo del centro storico di Venezia «Benedetti-Tommaseo» ha deciso negli scorsi giorni di disfarsi dei banchi a rotelle acquistati un anno fa, al tempo dell’appalto nazionale. La preside Stefania Nociti, ha deciso di disfarsene, visto l’impossibilità di utilizzarli, pertanto ha incaricato una ditta di Chioggia che trattano rifiuti ingombranti che il 28 ottobre ha effettuato il trasporto.

Un incauto acquisto

Ciò ha provocato fermento fra le varie istituzioni, infatti l’assessore comunale di Venezia, Renato Boraso, ha così commentato l’accaduto: «Farò un esposto alla Corte dei conti. Qualcuno dei Cinque Stelle a Roma deve pagare il conto. In giro per l’Italia 400 milioni buttati via. Non sono buoni neanche per darli alle scuole dei paesi più poveri».

I consiglieri regionali della Lega, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, hanno detto: «I banchi a rotelle della Azzolina sono un fallimento. Lo abbiamo sempre detto, lo ripetiamo adesso a maggior ragione dopo aver visto le incredibili immagini delle chiatte a Venezia dove vengono gettati per portarli in discarica.

La scelta dell’Istituto scolastico di liberarsi degli ingombranti banchi con le rotelle, era la più logica e doverosa, dopo il loro non utilizzo perché ritenuto causa del mal di schiena ai ragazzi ed accantonati nei magazzini, occupando spazio inutile per qualcosa che non verrà mai usato.

Il problema politico però è capire come si sia potuti arrivare a questo scempio. Perché il danno economico resta, eccome: sono stati spesi oltre 100 milioni di euro».

Dai magazzini alla discarica

Non di meno il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, ha commentato: «Quel mucchio di banchi destinati al macero fa infuriare: sono stati spesi oltre cento milioni di euro di denaro pubblico, un investimento completamente inutile visto che sono passati direttamente dai magazzini alla discarica.

Perché si è insistito tanto per acquistarli, quando tutti si erano dichiarati perplessi, se non esplicitamente contrari?

Mi auguro che su questo fatto intervenga la Corte dei Conti: la foto di quella barca piena di banchi da buttare è la testimonianza di un fallimento e di un danno grave per le casse dello Stato, e qualcuno deve prendersene la responsabilità».

Erano il vanto della Azzolina

La vicenda ha provocato una risposta altezzosa da parte dell’ex ministro dell’istruzione Azzolina, che ha dichiarato ad alcuni quotidiani veneti: «Chieda alle scuole chi ha voluto e ha chiesto i banchi.

Le domande che mi sta facendo indicano che lei è una persona profondamente disinformata. La questione è stata raccontata urbi et orbi, e io non ho più la voglia di rispondere. Non glielo devo spiegare io, deve andare nelle scuole e chiedere. È un dramma che facciate ancora a queste domande».

Mentre il sottosegretario all’Istruzione della Lega, Rossano Sasso scrive su Facebook: «Venezia, banchi a rotelle in una ‘bettolina’ che vanno al macero perché inutilizzati e nessuno che se li vuole prendere.

Acquistati da Domenico Arcuri

Un simbolo di una stagione che per fortuna non c’è più. La Lega è al Governo per portare a casa risultati e per evitare che Pd e M5s possano fare disastri, come ai tempi del Governo Conte bis. Altri sono inseguiti ancora dai propri fantasmi… a rotelle».

In conclusione, anche in questa vicenda, si è aperta la questione sulla scelta dell’acquisto dei banchi e sui soldi buttati per l’acquisto, ma nessuno ha pensato la soluzione ottimale per salvare capre e cavoli.

Probabilmente invece che perdere tempo ad addossarsi colpe si cercasse una soluzione al problema creato, forse in futuro si potrebbero invece che spendere soldi in cose inutili, investire soldi in cose utili. Problem Solving, quello sconosciuto!

Eleonora Francescucci

 

 

 

LA PARABOLA DI ARCURI

Indagato per peculato ed abuso di ufficio del 20 ottobre 2021

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