ADDIO A WILLIAM FRIEDKIN

Il regista che rivoluzionò
l’horror e il poliziesco

Morto a 87 anni il grande regista William Friedkin

 

Tutto era pronto all’ottantesimo Festival di Venezia per accoglierlo con il suo ultimo film fuori concorso The Caine Mutiny. Court-Martial ma sarà atteso invano… William Friedkin uno dei più grandi registi di tutti i tempi ci ha lasciato all’età di 87 anni.

Un giovane William Friedkin accanto alla macchina da presaEra stato etichettato come «regista del male» e non solo per L’esorcista, il film che più di ogni altro rivoluzionò il genere horror. In tutte le sue pellicole la malvagità aleggia come un demone che si impossessa di tutti personaggi indifferentemente.

Figlio di ebrei dell’Ucraina, nato e cresciuto nella Chicago afflitta da una crisi economica, aveva trasformato la sua infanzia fatta di povertà in una cinematografia feroce in cui sviscerava l’animo umano in ogni sua componente più recondita.

Nel 1967 l’esordio nel cinema

Cominciò giovanissimo con la tv, prima come produttore, poi come regista di un documentario incredibile e aspro come The People vs. Paul Crump.

Poi passa al grande schermo con Good Times nel 1967. Ma sono lavori su commissione, commedie dove deve contenere il suo immenso talento che poi si rivelerà in tutta la sua forza dirompente in generi cinematografici a lui più congeniali.

Gli Oscar con «Il braccio violento della legge»

Una scena de 'Il braccio violento delle legga' (1971) che valse a William Friedkin 5 premi OscarNel 1971 arriva Il braccio violento della Legge. 5 Premi Oscar. Cambia il concetto di noir moderno: crimine americano incrociato con quello francese, neorealismo italiano e un po’ della purezza visiva di Kurosawa.

Sono questi gli ingredienti della sua miscela esplosiva. Una delle indagini cinematografiche più realistiche, affascinanti e brutali che ripercorre il libro di Robin Moore da cui è tratto.

Con questo film William Friedkin entra di diritto nella storia del cinema noir. Ma da lì a qualche anno il passo sarà breve per l’esplosione di tutto il suo talento in un altro genere: quello horror.

Il film più terrorizzante di sempre

Un'immagine simbolo de 'L'esorcista' (1973) di William Friedkin, il film 'più terrorizzante' di sempreAnno 1973: il mondo cinematografico viene travolto dal terrificante L’esorcista. Dopo averlo visto in pochi hanno dormito sonni tranquilli nelle notti a seguire.

Tratto da un romanzo di William Peter Blatty il film fu capace di risvegliare una paura antica e primitiva, sepolta nel passato, quella di diavoli, demoni e possessioni, narrate dalla ritrovata mitologia cristiana.

Forse è il film più incisivo dell’immaginario cattolico. L’incredibile diventa verosimile stravolgendo l’emotività dell’uomo contemporaneo.

E da lì nulla fu più lo stesso nell’horror, come nulla era stato più lo stesso nel noir dopo Il braccio violento della legge.

L’esorcista, uscito nelle sale pochi giorni dopo il Natale del ’73, divenne subito il film da vedere o d’aver paura di vedere. Il suo status di talento fu consacrato definitivamente.

Il suo successo fu strabiliante, tanto da essere fra i film di maggiore incasso nella storia di Hollywood: alla fine del 1973, furono venduti oltre 200 milioni di dollari di biglietti, l’equivalente di 1,3 miliardi di dollari di oggi.

I due Oscar de «L’Esorcista»

Il regista William Friedkin, al Festival di Sitges nel 2017Ma non finisce qui: L’esorcista fu il primo film del genere horror ad aver vinto due premi Oscar, per la migliore sceneggiatura e la colonna sonora, con ben dieci candidature. Nel 2013 arriva anche il Leone d’Oro alla carriera.

«Friedkin ha rivoluzionato due generi popolari come il poliziesco e l’horror inventando di fatto il blockbuster moderno con Il braccio violento della legge e L’esorcista».

Questa la motivazione del meritato premio. Avrebbe compiuto 88 anni il 29 agosto e pochi giorni dopo la Mostra di Venezia lo avrebbe nuovamente degnamente festeggiato con la presentazione fuori concorso del suo nuovo film L’ammutinamento del Caine: Corte Marziale ma la sua sedia rimarrà vuota…

Il cinema noir ma soprattutto il cinema horror ha un debito nei suoi confronti. Come nessun altro ha saputo portare il male dentro le nostre vite quotidiane proprio come accadeva a Ellen Burstyn alle prese con la possessione che entrava nel corpo della sua amatissima figlia, la giovanissima Linda Blair.

Angela Alizzi

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