I 25 ANNI DI TITANIC

L’amore di Jack e Rose torna sul grande schermo

Dal 9 febbraio torna nelle sale «Titanic» di James Camerum con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet

 

Titanic torna al cinema. Siete pronti a rivivere la storia d’amore più bella di tutti i tempi in una nuova versione rimasterizzata?

La locandina di «Titanic»Sono passati ben 25 anni dal debutto nelle sale cinematografiche di tutto il mondo ma la storia d’amore di Jack e Rose, sbocciata lungo il primo ed ultimo viaggio inaugurale dello sfortunato transatlantico Titanic, è come se fosse diventata ormai parte di tutti noi… Adesso potremo finalmente rivederla in versione 4k e 3d e siamo pronti a scommettere che tornerà a riempire ancora una volta le sale!

L’appuntamento con film dei record di James Cameron nelle sale italiane è il 9 febbraio. Ma perché Titanic è il film dei record?

Partiamo dall’inizio. Innanzitutto, dopo il numero record di 14 nomination, il più alto nella storia della settima arte (a parimerito con Eva contro Eva), è stato vincitore di ben 11 Academy Award tra cui quello come miglior film, miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, migliori costumi, miglior colonna sonora originale, miglior canzone originale, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali.

Tra questi anche quello per la miglior scenografia grazie al superbo lavoro del production designer, arredatore e direttore artistico britannico Peter Lamont, scomparso nel 2020.

L’artista ha dovuto ricostruire in scala reale la nave che poi è stata usata nel film in Messico ed ha dunque dovuto mettere insieme gli interni in una località per poi spostarli altrove, tra non poche difficoltà di tipo logistico.

La White Star Line che è la compagnia che ha costruito la nave, è stata incaricata dal regista di realizzare un’esatta replica di quella originale. Tutto doveva essere storicamente accurato, non solo gli esterni ma anche gli interni, con tutti gli arredi. Persino i tappeti sono stati commissionati dalla stessa ditta che li ha realizzati per il Titanic.

Il film fu più costoso della nave

Leonardo Di Caprio e Kate Winslet in una scena di TitanicFacendo due conti in tasca alla produzione, si capisce subito che il film, con un budget da 200 milioni di dollari, è costato più di quanto ci sia voluto a costruire il vero Titanic: la nave, adeguando la valuta dell’epoca (i primi del Novecento) a quella di 25 anni fa, ha richiesto circa 150 milioni.

Il risultato, frutto di un meticolosissimo, quasi maniacale, lavoro di ricostruzione dell’ambiente che i passeggeri del Titanic hanno vissuto su quel tragico viaggio inaugurale, è magistrale.

Quando si vedono Rose-Kate Winslet e Jack-Leonardo Di Caprio passeggiare tra le meraviglie di questo mondo galleggiante ci si rende davvero conto della magia del cinema che ha dato vita ad un classico senza tempo che non ci stancheremo mai di rivedere.

«La nave dei sogni la chiamavano e lo era davvero» dice Rose ormai invecchiata quando le viene chiesto di ricordare il suo viaggio sul Titanic a inizio dei film.

«Per gli altri era la nave dei sogni. Per me era una nave carica di schiavi che mi riportava in America in catene».

E inizia a ricordare… del viaggio, dell’incontro con Jake e della nascita del loro amore, un amore così intenso che l’ha salvata, e non solo dalle gelide acque del mare dopo il naufragio del Titanic.

In una delle scene finali, probabilmente tra le più celebri, tragiche e romantiche della storia del cinema, Jack si lasciava infatti andare nelle acque gelate dell’oceano per salvare l’amata Rose, rimasta su una tavola di legno che poco prima era stata una porta del transatlantico.

Un destino diverso per Jack-Di Caprio?

Titanic. Il drammatico addio di Jake a RoseEppure a distanza di oltre venticinque anni non si smette di dibattere su quello che poteva essere il destino alternativo del personaggio di Leonardo Di Caprio e i fan non hanno mai smesso di farsi sempre la stessa domanda: poteva starci anche lui sulla tavola o no?

Persino il regista, ormai stanco che il pubblico, dopo 25 anni, ricordi di Titanic, un capolavoro entrato di diritto nella storia del cinema al pari di Ben Hur e di Via col vento, solo questo particolare, aveva detto di aver messo in campo degli studi scientifici per stabilire chiaramente com’era andata.

«Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per tutte – ha dichiarato lo scorso dicembre, e abbiamo realizzato un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film.

Faremo un piccolo speciale che uscirà a febbraio. Due controfigure della stessa corporatura dei due attori originali sono stati equipaggiati con sensori sul corpo e dentro il corpo e sono stati messi in acque ghiacciate. Le rilevazioni e i test hanno confermato che se Jack fosse salito sulla tavola probabilmente avrebbe messo in pericolo la vita di Rose e Jack non l’avrebbe mai fatto».

Il sacrificio per amore

Facciamocene dunque una ragione Jack doveva morire. E non inoltre dimentichiamo che, se Jack fosse sopravvissuto, Titanic non sarebbe stato lo stesso.

Il suo sacrificio ha fatto sì che Rose trovasse la forza di continuare a vivere anche per lui, ed è quasi ingiusto da parte nostra pensare che il film dovesse finire in un altro modo.

«Non ci pare che nessuno abbia fatto le poste a Shakespeare per chiedergli se potesse smussare la lama che avrebbe trafitto prima Romeo e poi Giulietta. È una storia di amore, sacrificio e mortalità, l’amore si misura con il sacrificio», ha concluso Cameron.

«Jack mi ha salvato in tutti i modi possibili che una persona può salvata» ammette la vecchia Rose al termine della sua lunga vita vissuta finalmente pienamente grazie al sacrificio di Jack «non ho neanche una sua foto vive soltanto nei miei ricordi…».

E nei nostri il ricordo del loro amore, un amore che non smetteremo mai di desiderare e, soprattutto, un viaggio nei ricordi che non smetteremo mai di voler rivivere…

Angela Alizzi

 

 

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