SALUTE & AMBIENTE/23

Funghi buoni per il gusto,
buoni per la salute

Un piatto di funghi, buono per il gusto e per la salute

 

La stagione cambia, arrivano i primi freschi e noi torniamo da voi per ricordarvi che la Natura è sempre madre e che dobbiamo solo essere in grado di cogliere i frutti del momento in cui viviamo.

Un piatto di funghi, buono per il gusto e per la saluteOggi vogliamo proporvi una ricetta buona da mangiare che celebri la stagione che sta arrivando e sostenga soprattutto il nostro corpo nel momento di passaggio.

In un periodo in cui più facilmente tendiamo ad isolarci per il clima, per il ritorno agli impegni quotidiani e per la mancanza di luce, che magari ci fa un po’ intristire, vogliamo parlarvi di come questo splendido pianeta proprio in questo momento ci ricordi che la rete di comunicazione è fondamentale per la nostra integrità.

L’autunno porta con se oltre alle temperature miti, le piogge, i colori che scaldano il cuore anche lo sbocciare dei nostri più magici alleati: i funghi.

Geneticamente i funghi sono sia piante che animali ed il loro compito è fare da tramite per la comunicazione tra le piante e trasformare ciò che sarebbe inutile o dannoso in nutrimento e sostegno della vita animale.

Tanto per il pianeta quanto per il nostro corpo studi millenari hanno dimostrato l’estrema potenza di questi amici che vivono silenziosi sotto la superficie e che si rendono visibili solo in autunno e primavera per comunicare con noi.

Con potenza diversa da un tipo all’altro i funghi sostengono il sistema immunitario ed hanno un’elevata capacità antibatterica (chi non conosce la muffa della penicillina?) e per questo sono consigliati durante il cambio di stagione.

I più potenti possono essere consumati in capsule ma oggi vogliamo festeggiare e cosa meglio di un caldo stufato per farlo? Magari condividendolo con chi amiamo.

Gli ingredienti

  • Funghi auricularia secchi 50gr
  • Funghi chiodini o simili, gr. 300 circa
  • Patate rosse, 2 grandi o 3-4 medie
  • Pomodorini piccadilly, 8-10
  • Cipolla, 1 grande
  • zenzero, 10 gr
  • Aglio, 1 spicchio
  • Alloro, 1 foglia
  • Sale
  • Olio evo

Preparazione. Sciacquare e pulire i chiodini e farli bollire in acqua salata per 15′ circa.

Ammollare in acqua calda i funghi auricularia secchi per una mezz’ora buona finché avranno triplicato il loro volume.

Tritare e rosolare nell’olio l’aglio, lo zenzero e la cipolla finché questa non si sarà ammorbidita.

Unire I funghi e regolare il sale.

Tagliare le patate a pezzi grossi, tagliare in quattro i pomodorini ed aggiungere il tutto, insieme alla foglia di alloro, al soffritto bagnando con un generoso mestolo di acqua calda.

Cuocere per 25/30′, o fino a cottura delle patate.

L’Orecchio di Giuda

L'Auricolaria, il fungo soprannominato Orecchio di GiudaL’auricolaria è il fungo «Star» della nostra ricetta conosciuto in particolare nella cucina orientale (acquistabile on line secco), è tradizionalmente chiamato «orecchio di Giuda».

La leggenda narra che il fungo si manifestò sull’albero al quale si impicco l’apostolo che tradì Gesù per dare ascolto alla sua sofferenza generata dal senso di colpa del peccato commesso.

L’Auricularia è ricco in polisaccaridi, glicoproteine, adenosina, aminoacidi, fenoli, betaglucani, betacarotene, provitamina D, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B12), sali minerali quali potassio, magnesio, calcio, ferro, fosforo e rame, e fibre.

È considerato uno dei funghi dalle più spiccate proprietà antiossidanti e immunomodulanti ovvero capace di equilibrare l’azione delle nostre difese abbassandole in casi di infiammazione autoimmune, come allergie e tumori, e potenziandole in caso di infezioni esterne quali virus e batteri.

L’Auricolaria è protettivo del sistema cardiocircolatorio in particolare per la circolazione venosa periferica.

Grazie alle sue proprietà anticoagulanti, antiaggreganti piastriniche e antitrombotiche, l’Auricularia fluidifica il sangue con un’azione preventiva sulla formazione di emboli.

Il Chiodino

Il fungo ChiodinoL’altro protagonista della nostra ricetta è il Chiodino, uno dei funghi più ricercati nella cucina Italiana.

Con l’arrivo dell’autunno non è difficile trovarlo nei boschi soprattutto vicino ai tronchi o sui ceppi di alberi ormai caduti e vecchi mimetizzato a seconda dell’albero che lo ospita grazie alla sua capacità di assumerne la colorazione.

Il gusto particolarmente piacevole dei chiodini nasconde però grandi doti.

Il Chiodino è ricco di potassio indispensabile per migliorare l’efficienza del nostro sistema circolatorio eliminando il sodio in eccesso dal nostro corpo e regolare così naturalmente la pressione sanguigna.

Un altro minerale che si presenta in abbondanza è il fosforo fondamentale per la costruzione ossea e per la protezione dell’apparato digerente potenziando la riparazione cellulare ed aiutando l’organismo a sintetizzare i nutrienti.

Lo Zenzero

Lo ZenzeroIn un inno al potenziamento delle difese del nostro corpo non poteva mancare: Lo Zenzero

La radice è una delle prime spezie esportate dall’Asia ed introdotta in occidente da Alessandro Magno attraverso la Grecia.

Confucio riteneva lo zenzero in grado di eliminare le impurità e schiarire la mente, il medico Dioscoride lo consigliava per scaldare lo stomaco e calmarlo in caso di disturbi, Pitagora lo riteneva addirittura capace di curare il morso dei serpenti.

Lo zenzero come tutti gli alimenti piccanti è stato associato alla potenza sessuale e considerato un naturale afrodisiaco.

Ai tempi di Enrico VIII si pensava che avrebbe scongiurato la peste.

Nella magia la radice di zenzero era considerata sacra e veniva usata dagli antichi sacerdoti e sacerdotesse per invocare il potere del fuoco. Il fumo della radice bruciata si adoperava anche per consacrare strumenti rituali, caricare amuleti e rompere gli incantesimi malvagi.

Tutte proprietà che poi la scienza ha confermato evidenziando le sue grandi capacità come antinfiammatorio e antiossidante che inibisce l’attività dei radicali liberi e contrasta così lo sviluppo di malattie croniche legate all’invecchiamento cellulare.

Lo zenzero è magico per l’apparato digerente riducendo il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico, espleta una potente azione gastroprotettiva, stimolando la produzione di mucina, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica dall’acido cloridrico presente nei succhi gastrici.

Allevia i sintomi da reflusso gastroesofageo e riduce i livelli di zucchero nel sangue.

Dulcis in fundo lo Zenzero è prezioso in particolare in questo periodo per migliorare l’efficienza del metabolismo che rallenta con il ridursi delle ore di sole.

Aglio, alloro e cipolla oltre ad essere buoni e tipici della nostra cucina fanno da sostegno all’azione di

«difesa» ma di questi amici parleremo più dettagliatamente nelle ricette a venire.

Concludiamo esortandovi a gioire e accordarvi con madre natura alzando naturalmente gli scudi.

Il vostro Ilnocedi

 

 

 

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