IN LIBRERIA: MITICHE

Pandora, Penelope e le altre
donne della mitologia greca

Mitiche di Giulia Caminito. Illustrazioni di Daniela Tieni

 

Pandora, Penelope, Circe, Aracne, Arianna, Antigone e Medea, insieme alle Sirene e alle Moire, sono le donne della mitologia greca protagoniste di Mitiche, il nuovo libro della scrittrice Giulia Caminito. Il volume, impreziosito dalle illustrazioni di Daniela Tieni, è edito da La Nuova Frontiera Junior in una collana dedicata alla mitologia, all’epica e alla rilettura di grandi classici.

Mitiche. La bella e pericolosa CirceSono convinto che lo studio del mondo classico, dell’epica medievale, insieme a quello della storia, costituiscano la base della formazione anche di un uomo del nostro secolo, nonostante il parere diverso di tanti professionisti del politicamente corretto. E dei buoni romanzi storici o delle riletture moderne dei miti e delle epopee greche o latine, indiane o germaniche, possono essere apprezzati molto più facilmente dalla generazione dei millennial. Possono preparare il terreno per successivi approfondimenti da effettuare sia durante il ciclo scolastico sia in seguito.

Le «biografie» di Mitiche rileggono i vari miti dal punto di vista femminile. Al centro del racconto non sono le divinità, le guerre o i mariti – come scrive l’autrice nell’introduzione al libro – ma piuttosto i pensieri, i timori, le angosce e i desideri delle diverse eroine.

La medesima prospettiva femminile preferita da Giulia Caminito per la collana ragazzi è quella scelta dalla scrittrice Marilù Oliva nel libro «per tutti» L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre anch’esso appena arrivato in libreria, per i tipi di Solferino.

Sono dunque entrambe riletture innovative di storie «senza tempo» godibilissime anche oggi. Il loro fascino risiede forse nell’origine stessa del mito.

I popoli antichi – greci, romani, germani o indù – che ascoltavano i racconti degli dèi e degli eroi o le antiche epopee di cui l’Iliade e l’Odissea sono una esemplificazione, percepivano soprattutto l’aspetto sacro o religioso di quei miti e di quelle storie, e non soltanto l’aspetto avventuroso. L’intervento delle divinità luminose o infere tra gli uomini non erano considerate come fantasie ma come storie vere.

Ci piace pensare che il ricordo di quell’irruzione del soprannaturale nel quotidiano, che razionalmente non percepiamo, inconsciamente ci spinga ad amare ancora i racconti mitologici e le epopee degli dèi, degli eroi e delle mitiche eroine.

Vincenzo Fratta

 

 

Giulia di Caminito,
Mitiche. Storie di donne della mitologia greca,
La Nuova Frontiera Junior, pp126

Puoi acquistarlo qui

 

Lascia un commento